E' stata inagurata il 7 ottobre presso la Sala sotteranea delle Sezioni riunite dell'Archivio di Stato di Torino una mostra che presenta più di 400 vignette satiriche disegnate da grandi autori della storia d'Italia. Vengono proposti centinaia di disegni con un allestimento ricco ed efficace, guidando il pubblico tra le varie caricature dei personaggi che hanno fatto la storia del nostro paese: le sagome e i mascheroni in cartapesta dei padri della patria, elementi tipici dei carri carnevaleschi, grotteschi e satirici per loro natura. In questo modo viene presentato il viaggio da Torino a Roma capitale, raccontato dal grande vignettista piemontese Casimiro Teja.
Ci sono poi originali di fogli satirici e libri disegnati a partire dal 1848, anno in cui in Italia vengono pubblicate le prime incisioni satiriche sui fogli giornalistici. Tra gli autori del settore saranno rappresentati tutti i più importanti, dall'ottocentesco Redenti al contemporaneo Forattini, per un totale di oltre cento autori selezionati. Sono presenti caricature e brevi biografie di 26 grandi protagonisti: Vittorio Emanuele II, Mazzini, Garibaldi, Crispi, Giolitti, Togliatti, De Gasperi, Spadolini, Craxi, Pertini, Cossiga, Giovanni Paolo II, Prodi e Berlusconi sviluppati nel percorso con più disegni tratti dai giornali d'epoca, mentre altri cento personaggi hanno una vignetta inserita nel contesto. Tra questi: Carlo Alberto, Quintino Sella, Antonio Salandra, Pietro Nenni, Angela Maria Guidi Cingolani, Nilde Jotti, Giovanni Leone, Oscar Luigi Scalfaro, Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano. Alcuni personaggi sono anche presenti con vignette a loro dedicate anche dalla stampa estera.
La popolarità di un uomo politico è grande quanto più è effigiato e rappresentato nelle vignette; questo fatto è legato alla forza del suo potere, o alla durata della sua carriera politica. Vengono immediatamente alla luce i due personaggi del sottotitolo, della mostra ovvero Cavour e Andreotti, uguali e diversi; Cavour nonostante una carriera politica non particolarmente lunga ha comunque raccolto sulla sua figura centinaia di disegni per il suo peso politico. Andreotti ha dalla sua una lunghissima carriera (le prime vignette che lo vedono protagonista sono del 1946) raccogliendo un numero infinito di disegni a lui dedicati, aggiungendo al fattore temporale anche il peso specifico politico che, nel tempo, ha guadagnato.
Il ricco catalogo - edito da Il Pennino - raccoglie oltre ai disegni esposti in mostra anche contributi critici di Arturo Colombo, Gian Paolo Caprettini, Marco Albera, Arturo Colombo, Francesco Specchia, Fabio Norcini e un'intervista a Massimo Gramellini realizzata da Amalia Angotti.
Dalla storia alla satira. Cronache ed eventi in caricature da Cavour ad Andreotti in mostra all' Archivio di Stato di Torino, dall'8 Ottobre all'11 Dicembre 2010.Orari: da lunedì a sabato dalle 10,00 alle 18,00 - Ingresso libero
Cristina Dipietro
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