La versione on-line della «Rivista del Cinematografo», (cinematografo.it) annuncia l’esordio (come si direbbe in questi casi: «dietro la macchina da presa») di Carlo Lucarelli. Lo scrittore inizierà l’undici luglio, a Santa Maria di Galeria, nell’Agro romano, le riprese di un film tratto dal suo L’isola dell’angelo caduto, un thriller storico scritto nel ‘99 e pubblicato da Einaudi.
Il romanzo, da molti considerato il migliore di Lucarelli, narra di una misteriosa isola e di misteriosi delitti sullo sfondo degli albori del Fascismo:
Era così buio quella notte che il cielo e il mare erano la stessa cosa, talmente neri e stretti e lucidi che sembrava di stare sospesi nel vuoto. E se serrava le palpebre, e le copriva con la mano, e premeva, forte, lo spazio che vedeva dietro agli occhi, cieco come quello in cui si formano i pensieri, era nero come quel mare e quel cielo, infinito e nero. E anche il sale che gli toccava le labbra, e quel sapore sottile di petrolio e motore e il sospiro appena soffiato del legno che sfiorava il mare sembravano venire dal niente e svanire subito nel silenzio opaco e nell’odore immobile di quella notte.
Lucarelli come scrittore non si discute, ma ha anche fatto l’autore televisivo, il conduttore, lo sceneggiatore, sempre raggiungendo buoni (o ottimi) risultati. Spero in questa nuova veste non faccia un passo falso, come a molti suoi colleghi è capitato.
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