Pietro Aretino (1492-1556) è un poeta incline alla ribellione e allo scandalo, ne sono testimonianza i famosi Sonetti lussuriosi e i Dubbi amorosi. Per dar voce alle sue passioni abbiamo scelto alcuni dubbi amorosi, il V e il XIII e il X tratti dagli Altri dubbi amorosi.
Dubbio V
Un moro avea bisogno d'un ducato
e ad interesse lo volea pigliare;
ad Isabella Padoana andato,
che a questo modo ne solea prestare,
l'ebbe con patto scritto che cacciato
le avesse in cul, fin che l'avea a pagare,
un cazzo, ch'egli avea fuor di misura.
Questa convenzïon può dirsi usura ?
Risoluzione V
Chi dell'impresto sol riceve prego
l'usura è ben dover perché si parta:
ma in questo caso che sia usura nego,
perché con l'infedel si fa la carta.
In capitolo ab illo questo allego,
decima quinta, quaestione quarta,
ov'è che il Papa usura far concede
con quelli che non son di nostra fede.
Dubbio XIII
Era gravida monna Berniciglia
e vide un cazzo dalla sua finestra
colla testa sì grossa, che somiglia
ad un grosso bolzon d'una balestra;
lei, che voglia n'avea, lo prese a briglia
tutta gioiosa colla sua man destra
e se lo pose in bocca con gran furia.
Peccò costei di gola o di lussuria?
Risoluzione XIII
Né in l'un né in l'altro avea costei peccato
giudico, se con Bartol non m'inganno,
nel titol delle somme dello stato
imperïale, ove non può né affanno
né pena aver chi ha il ventre ingravidato,
acciò che il parto non ne senta danno.
Similmente a costei non dee vietarsi
cosa che al ventre venga utile a farsi.
Dubbio X
Sul cazzo che rizzato avea fra Carlo
giú dal balcon cascò suor Margherita,
le ruppe il culo e le salvò la vita.
Dovea perciò dolersi o ringraziarlo?
Risoluzione X
Se nel precipitar suor Margherita
non dava il cul sul cazzo di fra Carlo,
certo moria; onde ringraziarlo
dee che col cazzo suo le diè la vita.
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