Chiuderà il 31 gennaio 2010 la mostra “Disegno e Design” presso il Museo dell’Ara Pacis di Roma. Una mostra che percorre il design italiano attraverso i prodotti e la loro progettazione. In esposizione non vi sono solo gli oggetti ma soprattutto i brevetti e i disegni originali che hanno accompagnato la loro realizzazione. Se del design italiano si conosce l’indubbia fama delle macchine da scrivere Olivetti, delle Fiat, degli occhiali Safilo o delle pentole Lagostina (con l’indimenticabile pubblicità dell’uomo della Lagostina); si scoprono anche degli oggetti universalmente considerati eterni. La pinzatrice e la levapunti della Zenith, per esempio, mantengono un immutato successo sin dagli anni 40; la bottiglia della Camparicon la sua caratteristica forma tronco conica progettata da Fortunato Depero, il tabellone a palettedella Solari Udine ormai diffusissimo in tutti gli aeroporti e le stazioni del mondo, ma anche la radio portatile Brionvega o la caffettiera Bialetti… Ma c’è anche quel design più recente che continua a mantenere alto il valore della creatività italiana: sto parlando delle scarpe Geox e del sistema di traspirazione del piede, la lampada da tavolo Tolomeo e quella ad arco, i barattoli ermetici Illy caffè e lo scooter a tre ruote MP3 della Piaggio.
La creatività italiana ha certamente avuto il suo apice nel dopoguerra, quando il nostro design dominava i mercati mondiali. Oggi tuttavia in tempi di manifesto declino e di quote di mercato ridotte, il design italiano cerca un riscatto non solo con i nuovi prodotti ma anche attraverso una rinnovata sensibilità. Ben vengano quindi le mostre e le nuove progettualità atte a valorizzare il Made in Italy, proprio come vuole fare la Fondazione Valore Italia istituita dal Ministero delle Attività Produttive per la realizzazione di un’esposizione permanente del design italiano.
La mostra diviene anche una scusa per visitare il monumento dell’Ara Pacis e la nuova struttura museale dell’architetto Richard Meier.
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