Alcuni mesi fa presso la Galleria d'Arte Moderna di Roma, è avvenuto un episodio di grande valenza simbolica: è stato scoperto sul vetro di protezione della tela Concetto spaziale - Attese (1968) del pittore italiano Lucio Fontana l'alone di uno sputo. Sì, proprio uno sputo! Un visitatore non identificato ha sputato su quella tela che, tipico dei quadri di Fontana presentava i famosi tagli su di uno sfondo bianco uniforme. L'atto di per se, non ha fortunatamente danneggiato l'opera, anche perché essa era protetta da un vetro di protezione: infatti è bastata una semplice pulizia per rimuovere l'alone; ma ciò che induce una riflessione in merito al gesto, è proprio la sua valenza simbolica. Qualcuno, ha ritenuto quell'opera indegna dell'arte e dunque, istintivamente vi ha sputato...
Tali considerazioni in merito all'arte di Fontana, ma anche ad altri artisti concettuali, non sono nuove. In genere la persona comune afferma: «Anche io sarei stato in grado fare ciò...», ossia di tagliare la tela, di bucarla, di chiamare opera d'arte un orinatoio o una ruota di bicicletta, citando alcune delle opere dadaiste di Marcel Duchamp... Sì forse è vero che ognuno di noi potrebbe oggi "diventare artista", anche perché molta dell'arte contemporanea il grande pubblico non la considera più vera arte, ma "non arte". La perdita di estetica, la concettualizzazione delle opere, la dominanza dell'idea piuttosto che la tecnica o la perizia, rendono l'arte contemporanea per molti versi inaccettabile. È un dubbio che corre spesso anche nella mia mente quando visito alcune mostre di artisti contemporanei, la sensazione di non avere davanti opere d'arte, ma una presunta arte o un qualcosa che presuntuosamente è considerato come tale. Però, davanti un taglio di Fontana, resto emozionato: non perché il taglio in sé susciti emozioni, ma per l'importanza storica del gesto nella storia dell'arte. Mi rendo conto che è un pò poco per emozionare una persona, ma "purtroppo" al giorno d'oggi per ricevere qualche emozione da un'opera d'arte, bisogna almeno studiato qualche libro. Io non ne ho studiati molti. Per questo comprendo il motivo per cui l'arte contemporanea rischia oggi più che ieri d'essere insultata da uno sputo...
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