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l 22 aprile l'oggetto umano più lontano in assoluto ossia la sonda Voyager 2 ha cominciato ad inviare sulla terra segnali incomprensibili. Il contenuto dei dati sembrava effettivamente essere stato alterato da qualcosa, che nelle profondità dello spazio, ha modificato il linguaggio del computer di bordo. Se la NASA ha ipotizzato un problema creato da qualche particella cosmica, molti giornali e riviste hanno parlato di un possibile messaggio alieno. Certi ufologi hanno affermato che i messaggi incomprensibili giunti alla terra erano un tentativo di comunicazione da parte di extraterresti che avrebbero intercettato la sonda interplanetaria.
l 22 aprile l'oggetto umano più lontano in assoluto ossia la sonda Voyager 2 ha cominciato ad inviare sulla terra segnali incomprensibili. Il contenuto dei dati sembrava effettivamente essere stato alterato da qualcosa, che nelle profondità dello spazio, ha modificato il linguaggio del computer di bordo. Se la NASA ha ipotizzato un problema creato da qualche particella cosmica, molti giornali e riviste hanno parlato di un possibile messaggio alieno. Certi ufologi hanno affermato che i messaggi incomprensibili giunti alla terra erano un tentativo di comunicazione da parte di extraterresti che avrebbero intercettato la sonda interplanetaria.
La NASA, nel tentativo di recuperare le comunicazioni con la sonda ha nel frattempo eseguito un reset del sistema confermando poi l'avvenuto ripristino delle normali comunicazioni. In un comunicato ufficiale i tecnici fanno sapere che il linguaggio sconosciuto era stato creato dallo scambio di dati di memoria con inversione del sistema binario da 0 a 1: in pratica un guasto tecnico.
In effetti non è la prima volta che delle sonde "impazziscono" improvvisamente oppure altre cessano di comunicare: è il caso delle tante sonde dirette verso Marte, poi misteriosamente svanite. Quindi la pratica dei reset a distanza è una pratica consueta per queste missioni e smentisce, in mancanza di evidenze, le ragioni di tanto "rumore".
La sonda Voyager 2 dopo essere partita da Cape Canaveral nel 1977 ha eseguito una serie di passaggi ravvicinati con i pianeti del sistema solare: Giove, Saturno, Urano e Nettuno permettendo per la prima volta di vedere da vicino la loro superficie e le loro caratteristiche. Adesso si trova ad oltre 13 miliardi di chilometri dalla Terra (il che significa che le comunicazioni radio impiegano ben 13 ore per giungere alla sonda) e la sua batteria ha un'autonomia che la manterrà in vita sino al 2025.
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