11 settembre 2010

Giuseppe Tornatore omaggia il padre della Titanus


L'ultimo Gattopardo è il titolo del nuovo lavoro, questa volta un docufilm, presentato al Festival di Venezia, del regista Giuseppe Tornatore. Un sentitissimo omaggio-ritratto a Goffredo Lombardo: padre fondatore della prestigiosissima casa di produzione Titanus


Calorosi applausi e tutti in piedi alla fine della proiezione del documentario in cui il regista attraverso interviste ai grandi nomi del cinema italiano, ripercorre la vita del produttore cinematografico. Un  grande uomo e profondo conoscitore della settima arte, che ha attraversato tutte le fasi del cinema, con sempre geniali intuizioni, sostenitore  prima di ogni altra cosa della qualità dei film, nonché fautore di famose e discusse pellicole come Rocco e i suoi fratelli, Il gattopardo, film, quest'ultimo, che diceva valeva tutta la sua carriera, nonostante ebbe ad affrontare con quest'opera un collasso economico. Si ricorda la sua incondizionata ammirazione per Sophia Loren, attori come Alain Delon, registi come Mario Monicelli, Gianfranco Rosi e naturalmente Giuseppe Tornatore. «Portava sempre con sé un libricino dove appuntava tutte le sue idee e le sottoponeva ai registi» racconta Tornatore, che iniziò la sua carriera proprio con Lombardo, che gli produsse Il camorrista, opera prima, appunto, del regista siciliano, per non parlare di quell'immortale capolavoro di Nuovo cinema paradiso. «La vita di Goffredo è stata talmente avvincente - prosegue Tornatore - che non ho avuto bisogno di null’altro che le parole di chi lo ha conosciuto. E benché conoscessi a memoria tutta la sua vita, mi sono ugualmente emozionato rivedendo la pellicola». Vorrei concludere ricordando che così come L'ultimo Gattopardo ovvero Goffredo Lombardo produsse il Gattopardo di Visconti, così molti anni dopo Tornatore produsse Il manoscritto del principe di Roberto Andò, film che racconta gli ultimi anni di vita del principe Giuseppe Tomasi di Lampedusa: autore di quel letterario, originale e primo Gattopardo, cosicché adesso il cerchio si puo' dire chiuso.

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