Nato dalla necessità di raccontare l'estremo, l'infinito, Se questo è un uomo di Primo Levi è la storia di un viaggio: un cammino lento e spietato verso la discesa, verso le profondità del male; di una catabasi. In questo approdo di nullità e rinuncia c'è l'uomo nella propria essenza, nella propria innata malvagità. L'analisi scientifica delle emozioni (o meglio dell’assenza delle emozioni), insieme alle descrizioni crude dei luoghi e dei diversi momenti di una giornata da deportato, sono oltremodo trascinanti e con difficoltà, seppur con sdegno, si sente il bisogno di non abbandonare la lettura.
E' un romanzo che tutti, almeno una volta, dovrebbero leggere.
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