A due anni di distanza dall'ultimo fly-by la NASA centra nuovamente un obiettivo cometario, questa volta con la cometa Hartley 2 tramite un passaggio ravvicinato (700 km) avvenuto il 4 novembre. La sonda in questione è la EPOXI, in pratica la sonda Deep Impact con un nome cambiato: quella stessa sonda che il 4 luglio del 2005 colpì con un razzo penetratore la cometa Tempel 1, ottenendo un grande successo astronautico e una grande eco mediatica. La missione infatti è stata poi estesa con mutati obiettivi: sia lo studio dei pianeti extrasolari che un nuovo passaggio ravvicinato. L'immagine mostra il nucleo cometario di forma irregolare la cui lunghezza massima è stimata sui 2 Km. Nella parte destra dell'immagine sono visibili gli sbuffi della materia che si frantuma. In questo modo gli scienziati, tramite la strumentazione di bordo potranno confrontare le caratteristiche fisiche dei due corpi e comprenderne la natura e la conformazione.
6 novembre 2010
Un incontro ravvicinato con la cometa Hartley
A due anni di distanza dall'ultimo fly-by la NASA centra nuovamente un obiettivo cometario, questa volta con la cometa Hartley 2 tramite un passaggio ravvicinato (700 km) avvenuto il 4 novembre. La sonda in questione è la EPOXI, in pratica la sonda Deep Impact con un nome cambiato: quella stessa sonda che il 4 luglio del 2005 colpì con un razzo penetratore la cometa Tempel 1, ottenendo un grande successo astronautico e una grande eco mediatica. La missione infatti è stata poi estesa con mutati obiettivi: sia lo studio dei pianeti extrasolari che un nuovo passaggio ravvicinato. L'immagine mostra il nucleo cometario di forma irregolare la cui lunghezza massima è stimata sui 2 Km. Nella parte destra dell'immagine sono visibili gli sbuffi della materia che si frantuma. In questo modo gli scienziati, tramite la strumentazione di bordo potranno confrontare le caratteristiche fisiche dei due corpi e comprenderne la natura e la conformazione.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento