31 ottobre 2011

Alfredo, Baustelle, 2008


Usciti qualche anno fa dall’underground musicale italiano (ove, come sappiamo, albergano molti artisti di valore condannati dal mercato) i Baustelle dell’ultimo periodo, quello del successo, mi sembrano comunque meno interessanti di quegli degli esordi. Fanno eccezione quasi tutte le canzoni dell’album Amen, uscito nel 2008, dal quale voglio segnalare il brano Alfredo.

L’Alfredo del titolo è il piccolo Alfredino Rampi, il bambino seienne precipitato (precipitato?) nel pozzo di una campagna nei pressi di Frascati nel 1981. I Baustelle “leggono” questa vicenda come evento simbolo degli anni ottanta italiani, ed Alfredino viene interpretato come un Cristo inviato su una terra troppo indaffarata per ascoltarne il messaggio, che non trova di meglio che spettacolarizzare l’evento. Alfredino diventa quindi un “angelo caduto”, precipitato in una voragine di corruzione e affari: l’Italia di quegli anni.

Nel ritornello si citano nomi simbolo di quell’Italia: Cossiga, Forlani, la Democrazia Cristiana, le Brigate Rosse, Platinì, la P2, Papa Wojtyla, Pertini.

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