Vorrei proporre un suggestivo parallelo: Romano Prodi come Michele Misseri.
Il “professore” – Prodi, non Misseri – è stato protagonista della prima di tre puntate che La7 ha organizzato, dal titolo Il mondo che verrà; praticamente delle lezioni di economia, sullo sfondo dei cambiamenti mondiali. Dice bene Aldo Grasso sul «Corriere» quando sostiene che Prodi sembra «ringiovanito»; lucido, sciolto e soprattutto CHIARO nel parlare – lo ricordate da premier, bofonchiante e indaffarato com’era?
Anche “zio Michè” – proprio lui, quello del delitto di Avetrana – sembra ringiovanito; dopo la detenzione e il ritorno a casa (da solo) ha messo su occhiali da intellettuale, qualche chilo, ha perso qualche anno e sfoggiato un’autorità che nessuno, in famiglia, sembrava volergli riconoscere. Insomma, fuori dalla politica l’uno, e dalla famiglia l’altro, sembrano stare molto meglio.
Se “zio Michè” s’è dato alla letteratura, scrivendo un libro di memorie, “zio Romano” ha esibito una invidiabilissima conoscenza dei principali fenomeni di involuzione economica degli ultimi anni: il debito pubblico, la crisi di cibo e acqua, il costo delle missioni militari, il ridisegno del mercato economico globale. Segnalo questa trasmissione perché davvero utile per comprendere i complessi fenomeni della crisi. Il 18 e il 25 ottobre verranno trasmesse le restanti puntate, forse anticipando anche l’orario visto il sorprendente esito degli ascolti.
Nessun commento:
Posta un commento