Ormai è una realtà il cambio di governo e il mutamento della situazione politica del nostro paese. Un cambio strano, curioso, una sorta di fine impero tra il grottesco e il tragico avvenuto il 12 novembre. Tra fischi, applausi, contestazioni e persino un originale orchestra di Allelujia, finisce l'esperienza del berlusconismo italiano cui più volte anche il nostro sito ha tirato in ballo.
Ciò che tuttavia mi ha colpito è un certo fatalismo degli italiani, perché controllando le statistiche del nostro sito è emerso negli ultimi tre giorni una chiave di ricerca curiosa "tutto cambia affiché nulla cambi", che riporta ovviamente il link alla nostra audiolettura del Gattopardo di Tomasi di Lampedusa. Tra quelle parole, lette da un dilettante come me, forse in molti ritrovano una certa familiarità. Nel romanzo il cambio tra il regno corrotto dei Borboni e il nuovo Regno d'Italia sembra un paragone forzatamente valido con ciò che sta avvenendo; forse c'è una nuova conferma a tutto ciò, la fine di un periodo e l'apertuta di un'altro con lo sfondo di una sostanziale immutabilità.
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