La società occidentale con le sue frenesie, le sue paure e la sua crisi può essere interpretata secondo diverse chiavi. Ma un concetto calzante è senza dubbio quello taoista dello Yin e dello Yang; i due opposti rappresentati dal simbolo del Tao, dove il bianco e il nero, complementari tra loro, sembrano ruotare inglobandosi. I due aspetti presentano molteplici significati ma accostandoli al discorso che stiamo per intraprendere lo Yang rappresenta il: maschile, attivo, espansivo, aggressivo, razionale, competitivo, estroverso; mentre lo Yin il: femminile, passivo, contrattivo, responsivo, cooperativo, intuitivo, introverso. Così risulta facile intuire come la società odierna sia senza dubbio paragonabile al concetto di Yang.
Possiamo comprendere meglio questa idea se analizziamo a fondo ogni aspetto della società: l'arte cinematografica ad esempio ci mostra pellicole che prediligono la violenza, il sesso e l'arricchimento come valori dell’uomo. Lo stesso aspetto è ribadito in TV, in internet, in certa letteratura e nella musica… I modelli propinati e condivisi sono sempre quelli Yang. Da quando Cartesio ha concepito una netta separazione tra corpo e anima, l'approccio alla vita dell'uomo post-rinascimentale si è basato su una visione prettamente razionale e meccanicistica. La scienza, la matematica e la fisica hanno poi indotto l'uomo a “usare la ragione” escludendo sempre di più ogni aspetto legato all'intuizione e alla spiritualità cui da secoli era abituato.
Nel corso del XX secolo questo pensiero dominante, di cui ad esempio il positivismo era intriso, si è scontrato con aspetti nuovi e spiazzanti. La psicanalisi di Freud ha messo in luce le spinte dell'inconscio e dell'irrazionalità, Jung si è spinto oltre considerando l'idea di un imprinting simbolico-archetipico insito nell'uomo. Dall'altro lato Einstein smontava le certezze assolute del tempo e dello spazio schiudendo una porta su una fisica relativa all’osservatore sempre meno assoluta e certa; il colmo di tale impotenza avviene con la nascita della meccanica quantistica, a quel mondo sub-atomico che sin dall'inizio ha spiazzato gli stessi scienziati alle prese con regole lontane dalla logica. Il principio di indeterminazione di Heisenberg che fissa l'impossibilità concreta nella determinazione simultanea della posizione e dell'energia di una particella o il misterioso dualismo onda-particella dei fotoni e delle particelle, sono l'essenza stessa della meccanica quantistica ma anche lo svelamento di un “mondo altro” assolutamente non prevedibile e alogico.
Queste regole della natura così lontane dalla nostra percezione finita della realtà hanno messo in luce i limiti della ragione. Sicché l'approccio meccanicistico che fino al secolo scorso aveva “funzionato” e rassicurato l'uomo di scienza e il filosofo, appare (soprattutto in certi ambienti intellettuali) sostanzialmente superato.
Il cambio di paradigma che inevitabilmente si sta facendo strada anche nei comportamenti sociali mostra un ampliamento delle connessioni tra popoli (soprattutto per merito di internet e della globalizzazione), facendo accrescere la relazione empatica con gli altri e il mondo. Si fa strada una visione multiculturale sempre più olistica ed ecologista che induce straordinari mutamenti di comportamento. Aumenta così il numero di persone che ricerca il contatto con la natura attraverso i viaggi, le escursioni, o nel rafforzamento delle abitudini sane attraverso il consumo di alimenti biologici e medicina naturale. Si valorizzano i metodi alternativi dell'omeopatia, della medicina tradizionale cinese o dello shatsu. Si tiene sempre più conto anche al benessere psicofisico con lo sviluppo della bioedilizia e di criteri sempre più in armonia con la natura e i cicli naturali individuali, così diviene una pratica comune anche lo Yoga e le tecniche di rilassamento e meditazione. Sorgono nel contempo reti di viaggio alternativo come il Wwoofing, l'esperienza lavorativa e di viaggio presso aziende biologiche o il Couchsurfing come rete di ospitalità gratuita, per non parlare anche dei movimenti italiani di Slow food o del Movimento per la decrescita felice e dei Gruppo di Azione Solidale. Questi e molti altri fenomeni negli ultimi anni stanno conoscendo un rapido sviluppo accompagnati anche da un mutamento radicale nelle scelte dei cittadini. Per questa ragione non è più una bizzarrìa la scelta di rinunciare alla carriera lavorativa per riappropriarsi del proprio tempo (tipico di manager e imprenditori sfiancati dalla frenesia), o di chi decide di fuggire dalle grandi città per ritirarsi in campagna dedicandosi al volontariato o alla scoperta di antichi lavori artigianali.
Il principio comune di tutte queste forme di approccio è univoco: dare valore al tempo (la fretta e lo stress sono banditi), privilegiare i rapporti umani (col vicinato o con gli stranieri), mantenere un equilibrio psicofisico, riscoprire la bellezza della natura ed espandere le proprie facoltà attraverso nuove vie. Tali idee assai vicine al lato Yin della vita, potrebbero non essere considerate una semplice moda passeggera ma i prodromi di una visione ben più incisiva. Gli elementi che fanno pensare ciò sono contenuti nella sempre maggiore necessità di andare oltre l'attuale paradigma. In questo caso ci viene incontro ancora una volta la fisica, svelando un universo interconnesso e olisticamente legato in tutte le sue forme; dalle particelle quantistiche agli esseri viventi, passando attraverso i misteriosi meccanismi neuronali dell’entanglement e della sincronicità finendo nel campo della medicina e nell’interpretazione psicosomatica della maggior parte delle malattie.
La quotidianità invece ci mostra un quadro davvero desolante; un ricorso a comportamenti asociali, amorali, aggressivi, poco empatici e invasivi nei confronti dell’ambiente. Tutto ciò è l’espressione più estrema di quel lato Yang che abbiamo imparato a conoscere e di cui sembra diffondersi l’ultimo guizzo distruttivo di questo apparente ciclo umano.
Se ad una fetta crescente di popolazione l’interpretazione Yin è un valore consolidato, vi è ancora una enorme maggioranza di gente, inconsapevole dei meccanismi deleteri. D’altronde la diffusione di nuove idee necessita di un certo tempo, persino in un mondo globale come il nostro, idee che oltre ad incidere realmente sulle vite dei popoli dovranno spostarsi anche all’interno delle stanze del potere politico ed economico che da questi principi sono ancora parecchio lontani. Ma i comportamenti umani sono poco prevedibili e anche la chiave di lettura testé espressa potrebbe rivelarsi tra vent’anni un’idea inappropriata o perfettamente aderente alla realtà.
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