Ricordate Pino Caruso? Io no. Quel poco che ricordo di lui è la pubblicità di un caffè e i monologhi serrati che faceva in qualche grande varietà della Rai. Ma quello che certamente non immaginavo è che avesse scritto. Parecchio. Poesie, romanzi, raccolte di racconti, e un libro di aforismi e pensieri (Ho dei pensieri che non condivido).
Il passato non mi preoccupa: i danni che doveva fare li ha fatti; mi preoccupa il futuro, che li deve ancora fare.
Il guaio non è che nulla si crea, il guaio è che nulla si distrugge.
Chissà perché quando un prete è un buon prete, si dice che non somiglia per niente a un prete.
La via che indica la Chiesa non porta a Dio, porta alla Chiesa.
Dio, dicono ha i suoi disegni. E, allora, perché non fa una mostra?
L’uomo è un essere finito, mentre l’universo è infinito. Che ci voleva a fare il contrario!?
In Sicilia, quando facciamo qualcosa o la facciamo in grande o niente. Ecco perché spesso non facciamo niente.
Noi siciliani non siamo nemmeno masochisti: ci facciamo continuamente del male, ma senza provarci piacere.
Gli attori si dividono in due categorie: incisivi e canini.
L’umorismo è l’ultimo disperato tentativo di far morire la morte dal ridere. Purtroppo, la morte non ha il senso dell’umorismo.
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