Franco Battiato, foto di Fabio Beretta - F@bione© (Flickr)
ARS è l’acronimo della più temibile macchina mangiasoldi italiana: l’Assemblea Regionale Siciliana. Sebbene la Lombardia ce la metta tutta, e Milano ormai da tempo ha indossato la maglia rosa di capitale (im)morale d’Italia, la splendente Sicilia rimane il Fausto Coppi di certa politica, l’uomo solo al comando.
Con le ultime elezioni è successo qualcosa di storico – a parte l’exploit del Movimento Cinquestelle e la vittoria di un candidato di centrosinistra – il nuovo presidente è un omosessuale, un uomo colto e un ex comunista. Tre cose dalle quali la politica siciliana si è sempre tenuta alla larga – anche perché, si sa, la cultura è un male contagioso!
Tale è l’ostinazione del neo Presidente Rosario Crocetta che, leggo da un articolo su «Il Fatto quotidiano», pare voglia arruolare come Assessore ai Beni Culturali Franco Battiato. Il maestro siciliano ha fatto sapere che incontrerà Crocetta per parlarne, ma non esclude un suo coinvolgimento, anzi: «è un’occasione unica per contribuire alla crescita della Sicilia, e se posso una mano la do volentieri».
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