E alla fine è arrivato. Si chiama Masterpiece, il talent show sulla letteratura. Verrà trasmesso (ovviamente) su Rai3, e dovrebbe partire la prossima stagione televisiva. Per partecipare bisogna essere degli aspiranti scrittori con, come si dice in questi casi, un libro nel cassetto; non avere mai pubblicato; presentare un romanzo – non una raccolta di racconti – tra le 150.000 e le 800.000 battute.
Sulla Rete circolano “voci di etere” sulla possibile partecipazione, come giurati, di Baricco, Carofiglio, Scurati, persino la Maraini o Tim Parks: non so quanto siano attendibili.
Al vincitore del talent verrà garantita la pubblicazione del suo romanzo in centomila copie con la casa editrice Bompiani, e la sua opera verrà presentata al prossimo Salone del Libro di Torino.
Se siete interessati questo è il link alla pagina del programma sul sito della Rai, e questo il link al regolamento.
Non sono un appassionato di talent show, ma sono abbastanza curioso di vedere come verrà gestito il delicato rapporto fra TV e letteratura. Anche perché gli scrittori, si sa, non sono mai stati molto telegenici. Come ha scritto il vecchio Hank: «Tutti gli scrittori sono dei poveri idioti. È per questo che scrivono».
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