Nel diciottesimo secolo visse in Francia un uomo, tra le figure più geniali scellerate di quell'epoca non povera di geniali e scellerate figure. Qui sarà raccontato la sua storia. Si chiamava Jean-Baptiste Grenouille, e se il suo nome, contrariamente al nome di altri mostri geniali quali de Sade, Saint-Just, Fouché, Bonaparte ecc., oggi è caduto nell'oblio, non è certo perché Grenouille stesse indietro a questi più noti figli delle tenebre per spavalderia, disprezzo degli altri, immoralità, empietà insomma, bensì perché il suo genio unica ambizione rimase in un territorio che nella storia non lascia traccia: nel fugace regno degli odori.
Il profumo di Süskind è un romanzo del 1985 eppure sembra già appartenere alla schiera dei romanzi classici, non solo per la sua ambientazione nella Francia del XVIII secolo ma sopratutto per la capacità inventiva e la forza evocativa della scrittura. Grenouille era un uomo privo di odore ma possedeva un olfatto sviluppatissimo con cui dominava questo senso producendo profumi. Ed è appunto su questa particolare attitudine che il romanzo prende forma e accompagna il lettore alla scoperta di sensazioni nuove.
Nessun commento:
Posta un commento