Per il suo carattere femminile la sapienza è maggiormente legata al sentimento: elemento, questo, da considerare anche nella teoria junghiana della sincronicità, poiché la constatazione del senso non è solo un processo cognitivo del pensiero, ma qualcosa che tocca anche il sentimento.
Il nome di Marie-Louise von Franz ai più non rievoca nulla, poiché la sua enorme statura è stata sempre adombrata dall'onnipresente figura di Jung. Eppure da allieva del grande maestro, il suo contributo fu davvero importante per approfondire tutte le teorie psicanalitiche legate all'alchimia e ai sogni.
La von Franz in tutto ciò ha il vantaggio (o lo svantaggio), di venire dopo Jung e di poter avere uno sguardo più ampio e completo degli sviluppi della scienza. Proprio di essi si è servita per approfondire le interpretazioni del meccanismo delle sincronicità per cui la meccanica quantistica ha dato un grande supporto ma è anche stata una tra le poche che ha analizzato il rapporto tra le fiabe e la psicanalisi.
Ascoltare le sue parole in questa lunga intervista è un modo per accarezzare le profondità della riflessione in se stessi e di approcciare a ciò che Jung chiamava il processo di individuazione.
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