Sine Carrus |
È arte tra cielo e terra, tra i simboli umani e animali di questa terra e la rappresentazione divina dei magnifici templi di Paestum, quella firmata da Flavia Alexandra Grattacaso. Giovane artista cresciuta all’ombra delle celeberrime rovine di Paestum, quello di Flavia è il caso di un’artista le cui radici, insieme alla tradizione del suo luogo natio, hanno inciso in misura decisiva e costante su tutta la sua trama artistica. La storia dei suoi quadri racconta il passato del luogo nel quale l’artista è cresciuta, ossia Paestum, con i suoi templi e un lascito artistico e storico immenso, che ha reso questo luogo meta prediletta di artisti provenienti da tutta Europa. È con il Grand Tour che Paestum diventa meta di pellegrinaggio artistico di intellettuali assettati delle bellezze e della storia italiana. A celebrare nei loro scritti ricchi di testimonianze la bellezza di Paestum parteciperanno, tra i tanti, due figure di spicco della scena artistica del passato come Goethe e il Winckelmann. Alla stregua di un moderno Grand Tour alla volta di Paestum, l’artista sembra riproporre, secondo un percorso simbolico e alternativo, le tappe attraversate dagli intellettuali del passato, aggiungendovi non pochi elementi di mistero.
È arte nell’arte, dunque, quella rappresentata nei quadri a tinte delicate ma decise, in cui è il contrasto, in ogni sua forma ed espressione, a firmare l’opera. Tra terra e cielo, tra passato e modernità, ma anche tra uomo e animale è possibile rintracciare una linea di demarcazione netta tra l’esperienza del reale e quella del sogno, che trasuda dall’esperienza visiva delle opere dell’artista. La linea che segna il trapasso tra due mondi e luoghi in antitesi è, nella maggior parte delle opere, rappresentata dalla linea orizzontale che infligge non solo una rottura spaziale, ossia quella linea di demarcazione tra la terra e il cielo, bensì, è anche un cambiamento temporale incisivo, nel quale la forza maestosa del passato, rappresentata dai templi di Paestum, si staglia in paesaggi intrisi da simboli moderni. Come spiegare altrimenti la presenza irreale e modernissima di una macchina nel dipinto Da ieri a oggi accanto a un tempio?
Da ieri a oggi |
L’artista è capace di raccontare, mediante il forte carattere simbolico delle sue opere, sogni realissimi, una metastasi della rappresentazione del reale moderno che non può andare avanti senza la forza trainante del passato che dà vita alla sua terra. L’innesto dei due motivi portanti che fondano sul contrasto temporale e spaziale, sembra possa offrire una chiave di lettura capace di aprire al fruitore dei suoi quadri una porta, (Passaggio), una via di accesso verso luoghi e tempi misteriosi, immersi in una lucentezza nitida e notturna che si perde nello sfumato grigio fumo dell’orizzonte.
Passaggio |
Anche i colori, come i simboli che ci riportano in diverse età e spazi dell’umanità, iniziano laddove terminano i loro opposti, realizzando una cromia a contrasto, in perfetta armonia con il gioco distonico temporale-spaziale. Il contrasto cromatico, tratto fondamentale di molte opere dell’artista paestana, è particolarmente sentito e rappresentato in Allineamenti, Sine Carrus, Fortuna Major, solo per citare alcune opere.
Profumo
Vittoria |
In questa mescolanza di tradizione e modernità e nell’opposizione cromatica estrema, Flavia esprime la potenza dell’arte come mezzo di trasmissione della cultura passata intrappolata in un presente dal quale è pure stata plasmata. I colori danno voce a una lezione che ci proviene dagli antichi, dalla tradizione passata che non sembra mutare nel tempo e che Flavia reinterpreta in moderne figure umane quasi nascoste dalla magnificenza del passato, dinanzi al quale l’uomo può solo meditare per raccoglierne la tradizione e il senso, come nell’opera: Il debito che ogni uomo paga e ne La solitudine dell’uomo moderno di fronte l’antichità classica.
Il debito che ognuno paga |
La solitudine dell'uomo moderno di fronte l'antichità |
Le opere di Flavia Alexandra Grattacaso sono state esposte in tutta Italia con una maggiore attenzione per il luogo che le hanno ispirate, ossia Paestum. L’ultima esposizione dell’artista intitolata Timeless luoghi senza tempo ha avuto luogo nel palazzo De Maria di Paestum, riscuotendo molte critiche positive.
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