7 maggio 2018

Il maschile e il femminile ovvero una moderna confusione grafica


Anni fa mentre viaggiavo in Estonia entrando in un bagno pubblico mi è capitato per la prima volta di sbagliare totalmente la porta di ingresso ritrovandomi in quello riservato alle donne: un banale errore di distrazione, direte voi, in parte sì e in parte legato al fatto di non aver riconosciuto chiaramente l'indicazione per il bagno degli uomini o delle donne. Davanti alle porte di ingresso infatti vi era un triangolo equilatero di diverso colore rivolto in alto per l'uno e in basso per l'altro. Non avendolo mai incontrato non l'avevo neanche associato alla divisione di genere, sicché ho corretto il mio errore dirigendomi nella sala giusta. Così mi sono chiesto come si potesse distinguere il bagno degli uomini da quello delle donne solo in base ad un triangolo di diverso colore e posizione.

Da allora mi è rimasto un dubbio tutte le volte che ho rivisto questa stilizzazione grafica. 


Riflettendo ulteriormente su questa curiosa rappresentazione dei generi la mia associazione mentale è caduta sul simbolo della stella di Davide, che identifica l'identità stessa di Israele ma che è usato anche in oriente con il nome di shatkona come l'equivalente dell'unione del maschile col femminile. Anche in questo caso si considerano due triangoli, seppur sovrapposti, che identificano i due generi ma più come elementi archetipici che come simboli pratici. La confusione in me è nata inconsciamente proprio da ciò, dato che nel ridurre un genere ad un triangolo privo di ulteriori riferimenti istintivamente sarei portato a dire che il maschile presuppone un triangolo con la punta in alto e il femminile l'opposto. In fondo l'associazione è legata alla stilizzazione dei genitali e ciò ha senso, difatti la shatkona induista segue proprio questo principio.


Quando ho avuto chiaro il fatto che (almeno in Occidente) il simbolo assumeva un principio rovesciato ho pensato a un sovvertimento moderno della rappresentazione tradizionale, al fatto cioè, che molto banalmente un triangolo con la punta in alto stilizza la forma della gonna e all'opposto un triangolo verso il basso evidenzi le spalle larghe del maschio. Personalmente mi è sembrata una banalizzazione del concetto sganciata da ogni tradizione, poi però sono incappato in un'immagine che non mi sarei mai immaginato...


Visitando il Museo Archeologico di Atene tra i segni grafici della scrittura lineare B utilizzata comunemente dai Micenei, il segno grafico che indica l'uomo e la donna somiglia maledettamente a ciò di cui sto parlando. 
Tale "scoperta" mi ha stupito seppure ciò non significa che vi possa essere una connessione diretta, anche perché la lineare B è sopravvissuta per un certo periodo della storia trasformandosi poi nel greco che non ha mantenuto simboli grafici simili e neanche si può dire che le lingue europee abbiano mantenuto tale grafia. E' più probabile invece una persistenza archetipica emersa in una fase successiva della storia, come ci insegnano le ricerche di Jung e della von Franz.

In questo caso non pongo alcuna soluzione a questa possibile origine, semmai è interessante notare come le stratificazioni storico-culturali emergano, in un modo o nell'altro, dal fondo della psiche collettiva creando una legittima confusione in base a ciò che l'inconscio attinge dal fondo dell'inconosciuto.

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