Pochi giorni fa nella pagina Facebook della Galleria Regionale di Palazzo Abatellis di Palermo è uscito un post con questa immagine. In pratica si voleva avvertire l'utenza del fatto che il museo sarebbe rimasto chiuso per disinfestazione, e per enfatizzare simpaticamente la notizia si è pensato bene di rendere "moderna" la comunicazione su internet con questa trovata.
Personalmente ho espresso il mio disappunto per la decisione di inserire proprio questa immagine, essendo a mio avviso inopportuna nonché espressione di una grande ignoranza da parte dei proponenti. Ovviamente le reazioni degli utenti vertevano ad un'opinione opposta, tacciando il mio commento di bigottismo e mera seriosità...
So bene che negli ultimi tempi è in atto uno svecchiamento d'immagine dei musei e dell'arte in generale. Rispetto al passato la tendenza a rendere "pop" l'arte e la cultura avvicinandola alla gente, ha sdoganato delle iniziative discutibili che hanno comunque avuto il loro effetto. Sulla stessa scia qualche anno fa si era ricorso a uno spot con i bronzi di Riace piuttosto discusso:
Per non parlare delle innumerevoli trovate pubblicitarie in cui le stesse opere d'arte prendono vita o vengono immaginate in pose irrituali attualizzando i gesti e il messaggio: ma fin lì...
Non sono un estremista dell'arte e per questa ragione ritengo che in un modo o nell'altro sia opportuno che esse giungano al pubblico colpendolo, ma c'è un limite alla decenza. I musei hanno smesso da anni la veste che li vorrebbe come mere istituzioni atte a preservare le opere e l'idea stessa della loro collocazione. In questo filone critico ci sono le posizioni di Tomaso Montanari da molti considerato un critico d'arte estremista, ma che pone con arguzia le sue legittime ragioni.
In questo scivolamento verso il basso troviamo un'iniziativa per me folle del Museo egizio di Torino, quando alcuni mesi fa si è organizzata una manifestazione di zumba tra le sale museali. Un cattivo gusto che qualcuno farebbe rientrare nel calderone di questo svecchiamento delle istituzioni.
E' evidente il fatto che le istituzioni, come persino la Chiesa ormai fa da qualche anno, pur di attrarre un pubblico sempre più distratto e superficiale, siano costrette a cercare idee atte a desacralizzare la vecchia idea stantia che si aveva di essi. Tuttavia l'iniziativa del Museo Abatellis scende ancora più in basso, per quanto nessuno sembri essersene accorto...
2 commenti:
Secondo me l'Arcangelo, a differenza di te, avrebbe capito l'esigenza pratica della Vergine di proteggersi le vie respiratorie… non le avrebbe fatto il muso come invece le stai facendo tu… la religione non è una negazione della realtà, è capirla appieno, e Maria, in tutta la sua religiosità, sicuramente capiva anche le esigenze pratiche dell'igiene, della pulizia, dei lavori domestici, e lo stesso sicuramente continua a fare anche oggi nell'alto dei cieli, perché anche nell'alto dei cieli esistono concetti come il lavoro, la attenzione al dettaglio, l'impegno.
Verissimo. Per disattivare ciò che disarma, niente di meglio che sporcarlo.
D'altronde il senso del sacro, della gerarchia, del rispetto, è l'unico vero ostacolo alla caduta dall'uomo alla scimmia.
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