3 ottobre 2020

Alberoandronico: cultura e partecipazione dal municipio XIV di Roma al mondo

Intervista al presidente Pino Acquafredda

Con la premiazione dello scorso 23 settembre nella Sala Protomoteca del Campidoglio a Roma, la tredicesima edizione del Premio nazionale Alberoandronico ha confermato tutta la propria forza e il grande fascino che esercita su coloro che hanno a cuore la cultura, l'arte, lo sport, la tutela del territorio.

Per la prima volta in una seguitissima diretta streaming (per sopperire all’impossibilità di avere i premiati in Sala, nel rispetto delle norme contro il Covid19). Anche quest'anno il Premio Alberoandronico si è avvalso di una giuria prestigiosa composta, tra gli altri da Pino Ammendola, Valeria Bellobono, Marco Franzelli, Claudio Fiorentini, Daniele Masala, Guido Menghetti, Simonetta Rossi, Carla Sanna, Pino Scaccia, Italo Spada, Maria Rizzi, Patrizia Torlonia... Grandissima la partecipazione, da ogni parte del mondo, e tanto entusiasmo per le opere in gara: poesie, racconti, libri, canzoni, cortometraggi, testi per una canzone, video musicali, pittura.
Con tali premesse il Premio nazionale Alberoandronico, Patrocinato da Roma Capitale, Città metropolitana di Roma Capitale e Consiglio regionale del Lazio, prosegue il suo energetico percorso: appena chiusa la partecipazione alla quattordicesima edizione, è già in cantiere il bando della quindicesima. 
Abbiamo fatto quattro chiacchiere con il Presidente dell’Associazione Alberoandronico Pino Acquafredda, che ci ha parlato del successo di questa manifestazione e dei futuri progetti associativi tra i quali il Premio è il “fiore all'occhiello”. 


Pino, parliamo delle opere che saranno protagoniste della prossima edizione. Viene da pensare che molte saranno ispirate all'attuale pandemia da Covid19. Per te questo rappresenta un limite o un accrescimento?
Già dai titoli delle opere pervenute, che ora saranno attentamente valutate dalla Giuria, emerge che molte sono ispirate al periodo emergenziale che stiamo vivendo anche se, nella maggioranza dei casi, i lavori sono stati scritti o dipinti e le fotografie scattate a prescindere dal Virus. 

Quindi non è un limite...
No, ma diciamo che è un tema del quale avremmo fatto volentieri a meno.

Per la prossima edizione del Premio Alberoandronico, avete in serbo qualche novità?
Per quanto riguarda l'articolazione no: il bando è oramai collaudato. Stiamo invece ipotizzando novità in sede di premiazione in Campidoglio, con ospiti di assoluto prestigio internazionale e momenti di spettacolo ed emozioni. Come successo in occasione dell’ultima edizione con le note della Fanfara a cavallo dei Carabinieri, rappresentata dal suo Comandante Fabio Tassinari e da Antonio Moretti, entrambi musicologi e direttori d’orchestra che, insieme a Stefano De Carolis, anche lui dell’Arma, hanno musicato un antico pizzino dal singolare titolo Amelia la disgraziata. Quello a loro dedicato è stato un momento sicuramente emozionante che ha coinvolto tutti. Ad ogni edizione, insomma, qualche pizzico di nuovo, che scopriremo soltanto nel corso della prossima premiazione. Non resta altro che attendere.


Tutte le sezioni alle quali è possibile partecipare sono a tema libero. Ma ne avete anche due a tema definito: lo sport e quello attualissimo della tutela del territorio. Hai intenzione di potenziare in futuro questi due aspetti?
Sì, abbiamo confermato queste due sezioni mentre per tutte le altre il tema è libero. “Lo sport” e “La strada, la città, l’ambiente: costruire e vivere il territorio”, ogni anno vedono la partecipazione di tantissimi concorrenti, segno che questi temi sono particolarmente seguiti.

A proposito, anche quello della protezione degli animali è un argomento molto interessante...
Verissimo, tanto che in passato lo abbiamo avuto nel bando come specifica sezione ed ora tanti concorrenti inviano opere poetiche, racconti, scatti fotografici, dipinti, intorno a questo tema.

Durante l’ultima cerimonia del Premio Alberoandronico, abbiamo anche assistito al trailer di un cortometraggio dedicato al mitico musicista jazz Max Urbani...
Una proiezione che ha suscitato grande suggestione: alla presenza dell’autore del documentario Luca Marino, abbiamo ricordato uno dei più grandi jazzisti italiani. Era un cittadino di Monte Mario, proprio il territorio dove abbiamo la sede. La nostra Associazione, in collaborazione con Mujic e con il Comitato di Quartiere Monte Mario-Trionfale, da tempo, dopo averlo sottratto al degrado, cura e mantiene il decoro del “Giardino Massimo Urbani” che si trova davanti l'ingresso principale del Comprensorio del Santa Maria della Pietà.
Un nostro obiettivo è quello di riprendere la realizzazione del “Festival Jazz di Monte Mario Massimo Urbani”, già tenutosi per due edizioni ed inopinatamente cancellato dall’attuale amministrazione municipale. Oltre all'annuale Premio, l'Associazione Alberoandronico svolge altre attività, con particolare riferimento al sociale e all’ambiente, nel territorio del Municipio XIV di Roma. A breve in calendario avremo visite guidate nei nostri Quartieri, spettacoli teatrali e continueremo con la cura del territorio, con giornate dedicate alla pulizia e al decoro di spazi, sopperendo, nel nostro piccolo, alle gravi carenze di chi dovrebbe occuparsene istituzionalmente.


Come fare per essere informati su tutte queste attività?
Intanto facendo un bel giro su www.alberoandronico.net. Abbiamo poi i canali social Facebook Instragram e Twitter e siamo raggiungibili telefonicamente e via whatsapp al 3347411438. Per chi è di Roma o per chi passa per la più bella città del mondo, è aperta la sede di Via Teresa Gnoli,42, nel cuore di Monte Mario. 

Susanna Marinelli



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