Seppur funestata dai problemi del Covid la decima edizione di Taobook a Taormina si è tenuta regolarmente anche quest'anno. Personalmente ho avuto l'opportunità di ascoltare l'incontro del 4 ottobre tenuto da Francesco Grillo autore di Lezioni cinesi e animato dall'intervistatore John Hooper con in collegamento dalla Cina la scrittrice Xue Xinran.
L'argomento ha subito preso una piega interessante, perché raccontava le prospettive italiane ed europee alla luce del "secolo cinese", come viene definita quest'epoca di forte progresso del paese.
Il primo problema che si evidenzia è il fatto che il "modello cinese" sia indubbiamente più efficiente proprio per la sua natura autoritaria, organizzata e con una visione a lungo termine. L'Occidente democratico, con la sua crisi politica e un sistema di potere ingessato e sempre meno credibile mostra i segni di un declino. Grillo evidenzia come l'Europa non riesca ad avere più ruoli attivi a livello internazionale: Libia, Siria e Africa sono divenute terreno di scontro da parte di nuovi attori come la Cina ma anche la Russia e la Turchia. Il disimpegno internazionale è il segnare di un arretramento delle prospettive. Tutto l'opposto della Cina che investe grandi capitali in Africa e persino nel Sud America prospettando un futuro incredibile. Anche i tassi di eccellenza dell'istruzione sono i migliori rispetto altre nazioni.
La scrittrice Xue Xinran ha raccontato come dal 1989, anno delle proteste di Piazza Tienanmen, si sia passati da un paese con vaste sacche di povertà a un benessere diffuso. Questa spinta paragonabile al boom economico italiano è il segreto di un paese che vive nell'entusiasmo di poter fare la storia di questo secolo. In tutto questo l'Italia e l'Europa sembrano impotenti e privi di ricette. La speranza è quella che la crisi politica e sociale non scivoli in una forma di autoritarismo democratico atto a "inseguire" un modello che sembra inarrestabile. Buona visione...
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