Scrittore di poesie, oltre che celebre per la sua raffinata prosa, Jorge Luis Borges in questa dedica d’amore, Sabati, si rivolge ad una fidanzata di gioventù, Musa della poesia.
Sabati fa parte della prima raccolta di poesie giovanili Fervore di Buenos Aires, pubblicata nel 1923, quando l’autore aveva 24 anni, e ripresentata nel 1969 dallo stesso Borges. Buenos Aires, città che dischiude i suoi segreti al crepuscolo è il luogo ideale per celebrare l’incanto dell’amore, sogno ostinato, elegia di borghi chiaroscurali dell’anima.
Là fuori c’è un tramonto, gemma oscura
incastonata nel tempo,
e una profonda città cieca
di uomini che non ti videro.
La sera tace o canta.
Qualcuno libera gli aneliti
crocifissi in un piano.
Sempre, la numerosa tua bellezza.
Anche quando non ami
la tua bellezza
prodiga il suo miracolo nel tempo.
Sta in te la gioia
come la primavera nella foglia tenera.
Io non sono più niente,
soltanto un desiderio
smarrito nella sera.
La delizia sta in te
come la crudeltà sta nelle spade.
La notte opprime l’inferriata.
Nell’austero salone
come ciechi si cercano le nostre solitudini.
Sopravvive glorioso all’imbrunire
il candore della tua pelle.
Nel nostro amore c’è una pena
che assomiglia all’anima.
Tu, ieri soltanto tutta la bellezza
sei anche tutto l’amore, adesso.
(Traduzione di Tommaso Scarano)
Giulia Pini
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