Franco Battiato è stato da sempre un importante riferimento nella mia vita, talmente grande da far sì che tutte le volte che il mondo ha incontrato momenti difficili pensavo a lui, a come avrebbe affrontato interiormente la cosa. Per me non era solo un musicista e un cantante straordinario, ma un maestro di vita. Ho sempre percepito la sua relativa vicinanza in terra di Sicilia come un conforto, una certezza. C’è sempre stato Lui come riferimento positivo, un vero e proprio faro che dalla sponda ionica guardava verso Oriente...
Ho avuto il lusso di incrociare la sua presenza in più occasioni. Una decina di anni fa venne a sorpresa a Comiso in occasione di una mostra del pittore Piero Guccione presso la sede della Fondazione Bufalino. In quell’occasione un nugolo di fotografi e personalità lo circondavano: mi sarebbe piaciuto chiedergli qualcosa ma non ebbi il coraggio neanche di avvicinarmi…
Molti anni prima invece un mio amico mi raccontò di una sua apparizione presso la Biblioteca comunale di Siracusa, in occasione della presentazione di un libro di Manlio Sgalambro. L’aneddoto è molto divertente perché il cantante in quella circostanza avendo adocchiato una delle impiegate della biblioteca, si lanciò in complimenti e delicate avances che non mi sarei aspettato da un uomo come lui, ma che tuttavia ne umanizzano la figura.
Nel 2016 quando fu ospite di un evento al Teatro Greco di Siracusa con il professore Berrino, Battiato parve non essere sempre collegato all'argomento. Spesso le sue risposte erano lontane dall’argomento richiesto, creando persino imbarazzo. Pochi mesi dopo a Viagrande tenne un concerto gratuito in piazza, in una cornice piuttosto casalinga: d’altronde eravamo davvero a pochi passi dalla sua casa di Milo. Ma anche in quell’occasione il Maestro mostrava i segni di una disconnessione dalla realtà, quando ancora una volta sembrava non capire ciò che gli era stato chiesto. Inoltre durante il concerto la sua performance fu a tratti deludente perché la voce sembrava non accompagnarlo più. D’altronde un anno prima durante la trasmissione X Factor, subì una clamorosa la stecca mentre cantava La cura. Evidentemente non era più lui.
Poi come sappiamo è sopraggiunta la malattia e il suo eclissarsi, e le notizie secondo cui non riconosceva neanche gli amici. Tuttavia quando mi capitava di passare da Milo, oppure nei dintorni di Catania, il mio pensiero spesso tornava a lui a quel faro che oggi si è spento, avendo terminato la sua missione sulla terra.
Battiato ha impresso in tutti noi un valido esempio e un impulso verso una vita meno banale che ci fa sentire tutti profondamente piccoli e privi della sua guida.
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