18 maggio 2021

Torneremo Ancora, Franco Battiato

Battiato

Caro Maestro, che hai accompagnato tutta la mia giovinezza con la tua musica speciale, tra il classicismo e la musica leggera, ma mai la tua musica è stata leggera, né le tue parole, sempre rivolte a mondi lontani, a concetti importanti, alla crescita, ad una visione dell’Universo e del mondo infinita.

Sei stato un Musicista vero, un interpretatore del suono nella sua essenza più vera, come lo concepiva Rudolf Steiner, come lo immaginava Pitagora con le sue sfere.

Caro Maestro, mi hai aiutato a formare la mia essenza come persona.

Tu, tornerai ancora, Monaco di Ganden.


Un suono discende da molto lontano
assenza di tempo e di spazio
nulla se crea, tutto si trasforma
la luce sta nell'essere luminoso
irraggia il cosmo intero
cittadini del mondo cercano una terra senza confine
la vita non finisce è come sonno
la nascita è come il risveglio

Finché non saremo liberi
torneremo ancora
ancora
e ancora

Lo sai
che il sogno è realtà
un mondo inviolato
ci aspetta da sempre
i migranti di Ganden *
in corpi di luce
su pianeti invisibili

Molte sono le vie
ma una sola
quella che conduce alla verità

Finché noi saremo liberi
torneremo ancora
ancora
e ancora.

* Ganden fu fondato da lama Tsongkhapa nel 1409, e venne considerato il primo monastero di scuola Gelug. Il suo nome significa “continente di assoluta felicità vittoriosa” in lingua tibetana, in riferimento al paradiso tuṣita ove risiede Maitreya, il Buddha futuro. Si trova a trentasei chilometri da Lhasa, ad una quota di 4750 metri sul livello del mare. Data la sua importanza, nel 1958, il XIV Dalai Lama vi sostenne gli esami finali del suo corso di studi teologici. Nella prima metà del XX secolo ospitava circa seimila monaci e molti tra i più riveriti tulku, ed era considerato uno dei principali centri di studio del Buddhismo tibetano, ove si formavano i migliori lama e ghesce. Tuttavia, dopo l'annessione del Tibet alla Repubblica Popolare Cinese, che si compì in un periodo compreso tra il 1950 e il 1959, la popolazione monastica calò a duemila unità, e l'intero monastero fu posto a rigidi controlli e restrizioni. Nel 1959, in occasione della sollevazione di Lhasa e della conseguente fuga in esilio del XIV Dalai Lama in India, Ganden fu gravemente danneggiato e saccheggiato. Nel 1966, all'inizio della grande rivoluzione culturale, venne ulteriormente bombardato e la tomba di lama Tzong Khapa, risalente al 1419 e rivestita d'oro e argento, fu distrutta insieme alla mummia del santo, di cui si salvarono solo alcuni resti. Il Governo tibetano in esilio ha ricostruito il monastero Ganden a Karnataka, nell'India meridionale. (Tratto da Wikipedia)

Margherita Zoni

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