4 novembre 2021

Quattro chiacchiere con Mauro Masè in attesa dell’uscita del nuovo singolo

Mauro Masè

La prima cosa che ti colpisce quando ti imbatti in Mauro Masè è la sua innegabile somiglianza a Battisti, ma conoscendolo meglio, attraverso questa breve intervista, è emerso un personaggio molto più ampio e profondo, un cantautore che, partendo da un grande personaggi è riuscito a crearsi una sua fetta di pubblico non indifferente, e a esprimere anche una sua grande personalità. 

Dopo molti concerti in Italia e all'estero tesi a celebrare la musica italiana, in particolare quella di Lucio Battisti, appunto, Mauro Masè, presenta il nuovo singolo, Dove sei in uscita il 4 novembre e che precede l'album ...Sfumature, una raccolta di brani inediti e live.

Un progetto Indipendente, disponibile su tutte le piattaforme di streaming.

Il nuovo singolo di Masè rappresenta un continuo lavoro discografico. Durante la produzione, l’artista e i suoi collaboratori sono partiti con l'entusiasmo di sempre, e dopo prove e registrazioni hanno creato un arrangiamento Pop molto piacevole all'ascolto.

Racconta Mauro Masè a proposito di Dove sei:

Il ricordo di un amore, che ritorna sempre in mente. Lui, la cerca ovunque, nel freddo del mattino, nel caldo di un cuscino...ma non la trova mai, e si domanda spesso, Dove sei?

Un brano piacevole dal primo ascolto, con un ritmo pop, bei suoni, ricche strutture armoniche dall'inizio alla fine della canzone sostengono il brano in un crescendo finale. 

“Se, anche voi” ci dice Mauro Masè “Vi siete ritrovati nella storia di questa canzone, allora posso ritenermi soddisfatto.”  

Ma cerchiamo di conoscerlo meglio attraverso qualche domanda:

Mauro hai oggettivamente una somiglianza molto forte con Battisti, anche come vocalità. Quanto ha influito questo nel tuo percorso musicale e nel tuo successo?
Ha influito, tanto, perché dopo la trasmissione " Momenti di gloria su Canale 5 vinta con la canzone " Mi ritorni in mente " Battisti-Mogol, si venne ad aprire uno spiraglio che poi alimentato con, dedizione, studio e prove, mi ha portato a calcare i palcoscenici di mezzo mondo: Canada, Cina, Belgio, Svizzera, Italia in lungo e largo con più di 600 concerti, all'attivo.

Non hai paura di legarti troppo a quel personaggio così amato e, di conseguenza, fare più fatica a far sentire la tua musica? Potrebbe essere un’arma a doppio taglio?
L'arma a doppio taglio poteva esserci solo in caso in cui io non avessi prodotto le mie canzoni, che tra l'altro sono di natura battistiana, si, ma con un mio stile da cantautore, quale sono.

Sul tuo sito troviamo moltissime cose che hai fatto, da concerti, testi per cantanti famosi e programmi televisivi, ma ti va di raccontarci in poche righe come hai iniziato a suonare, quando ti sei accorto che questo era quello che volevi fare “da grande”? Quanti anni avevi e se i tuoi genitori ti hanno supportato o ostacolato?
Ho iniziato fin da piccolo, ricordo che quando avevo tre anni salivo sul tavolo (mi arrampicavo) e con il pugno chiuso, portato vicino al mento come un microfono, cantavo le canzoni che i miei genitori mi facevano ascoltare. La gloriosa musica degli 70/80'.
Loro, non mi hanno ostacolato, perché venivano da esperienze di spettacolo, anche se regionali. Mia Madre attrice di teatro e mio Padre cantante Tenore. Una bella voce, quasi quanto la mia. (ride)

Oltre a Battisti, quali sono state le tue influenze musicali straniere e italiane?
Le mie influenze, come dicevo, erano canzoni appartenenti agli anni, 70' 80' e 90'.

I tuoi cantanti preferiti?
Oltre a Lucio Battisti, i Deep Purple, che ascoltavo molto durante gli allenamenti di arti marziali che svolgevo tre volte a settimana. Poi, Bon Jovi, Spandau Ballet, Duran Duran, e poi ancora, Pino Daniele, Concato, Baglioni, Vasco Rossi, Zucchero.

È più difficile portare Battisti all’estero o in Italia?
La musica di Battisti è molto apprezzata all'estero nelle comunità italiane, così come la musica in generale. Non ho notato differenze, tra Italia ed estero.

Se non avessi fatto il musicista cosa pensi che avresti fatto?
Il viaggiatore. Visitando tutti gli angoli del mondo.

Hai dovuto compiere molti sacrifici per arrivare a dove sei ora?
Si. Tanti sacrifici e notti insonni. Ma questo mi ha formato, forgiato. Ora non ho più paura di niente.

Spiegaci la tua musica in una frase o in una parola.
Cantastorie dei nostri giorni.

In cosa credi?
Nell'uomo.

Come ti vedi fra dieci anni?
Viaggiatore. Solo, in mezzo alla natura.

Dove saranno i tuoi prossimi concerti?
Insieme al mio fidato staff, stiamo preparando il nuovo tour, che oltre a girare l’Italia, forse mi porterà anche fuori.

Ringrazio Mauro per la sua disponibilità e per questa bella chiacchierata che ci ha permesso di conoscerlo meglio, gli auguro In Bocca al Lupo per il suo nuovo singolo e vi lascio i suoi contatti per andarlo ad ascoltare e scoprire altre cose su di lui.

Buon ascolto e buon viaggio! 

Ilaria Romano


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