Dopo il successo delle serie Private Parts & Pieces e di Missing Links, l’Esoteric Recordings ha pubblicato da pochi giorni Archive Collection Vol. I & II, una nuova antologia (disponibile anche tramite Cherry Red e Amazon) contenente la sempreverde musica di Anthony Phillips del passato, con tanto materiale inedito e pezzi rari da collezione. Una gioia per i numerosissimi ammiratori del chitarrista britannico, membro fondatore dei mitici Genesis, che si è sempre contraddistinto per il suo innato talento musicale e la sua creatività e che nei 5 cd di Archive Collection I & II potranno trovare molto della maestria e della bellezza delle composizioni dell’ammirato musicista.
Una collezione d'avanguardia
Curato dall’archivista Jon Dann, esperto nella preparazione di tante antologie del chitarrista, Archive Collection Vol. I & II contiene delle antiche registrazioni di Phillips, alcune delle quali erano già state incluse nel primo Genesis Archive Box pubblicato nel 1998. Ovviamente a rendere questa nuova collection ancora più apprezzabile è il contrasto con lo stile delicatamente datato di alcune composizioni con la moderna tecnologia con la quale sono state rimasterizzate, all'insegna di una grande qualità e di un sound moderno.
I dettagli del Vol. I
Il primo volume della nuova release venne pubblicato originariamente nel 1998 e contiene ben 23 pezzi composti da Anthony insieme a Mike Rutherford, bassista dei Genesis e partner musicale di lunga data, in talune situazioni, di Anthony. Dalle stesse session provengono anche alcuni demo di The Geese and the Ghost, il primo album solista del chitarrista che ha favorevolmente stupito gran parte del pubblico e della critica internazionale. Per chi ama la musica melodica di alto livello, sono incluse anche le ballads God If I Saw Her Now e Which Way the Wind Blows, con le vocals di Anthony, nonché la versione strumentale del “classico” Master of Time che potete ascoltare qui:
I dettagli del Vol. II e Scottish Suite
Il secondo volume risale al 2004 e contiene una grande varietà di pezzi risalenti a periodi diversi e di sicuro interesse storico. Il brano centrale è la Scottish Suite, con parte della musica che Anthony Phillips scrisse per il progetto Macbeth nel 1976 senza però usarla. Incluso anche Old Wives Tale, eseguito come assolo di chitarra nel 1968 dai Genesis. Quindi c’è l’affascinante atmosfera di The Masquerade Tapes, materiale scritto dall’artista inglese nel 1980 per un musical basato sul libro di Kit Williams. Ben 15 pezzi rivisitati in modo originale con l’uso del synth e del piano, ma anche con parti vocali courtesy of Lindsey Moore. Archive Collection Vol. I & II è sicuramente un prodotto da collezionisti ma al tempo stesso adatto anche per i fruitori della buona musica in linea generale. D’altronde negli anni Anthony Phillips non ha mai deluso il pubblico ed ha dimostrato grande eclettismo e creatività da vendere, unito ad un altissimo standard esecutivo, sia alla chitarra che al pianoforte con incursioni alle vocals.
Dagli esordi al presente Anthony Phillips nota per nota
Compositore, produttore e cantante, Anthony ha raggiunto la grande fama come chitarrista originario dei Genesis con i quali dal 1967 al 1970 ha realizzato gli album From Genesis to Revelation e Trespass, classici insuperabili del rock progressive. Ma Anthony ha continuato la propria crescita musicale molto al di la dei Genesis, avviando da subito una fruttuosa carriera solista, a partire dall’album The Geese & The Ghost del 1977. Il percorso di Phillips è poi continuato con tantissimi album solisti, acclamate produzioni per la televisione nonché tantissima library music. Ha collaborato negli anni con tanti nomi celebri come i Camel, Mike Rutherford, Steve Hackett, John Hackett, ProgAid e tanti altri.
Dal rock al classico e all'operatic
Il suo approccio alla operatic music è stato a dir poco brillante grazie al cd Seventh Heaven, realizzato con Andrew Skeet nel 2012. I travolgenti pezzi del cd sono stati trasmessi regolarmente dalle maggiori stazioni radiofoniche di musica classica in Europa e nel mondo. Il talento di Anthony e il suo grande contributo alla scena prog rock (ma non soltanto) mondiale è stato premiato con il Grand Design Award ai Prog Rock Awards del 2016, con la premiazione tenutasi a Londra. La musica senza tempo di Anthony Phillips ha fatto innamorare anche la più grande pianista vivente al mondo, l'argentina Martha Argerich che, in duetto con Gabriele Baldocci, ha suonato in Spagna in anteprima nel 2018 il brano composto da Anthony Phillips e intitolato Gemini.
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