5 gennaio 2024

Quando il cinema contesta l'arte contemporanea

Tempo fa espressi tra le pagine di questo sito tutta la mia perplessità riguardo all'arte contemporanea, perplessità che si scontravano col fatto che l'intero sistema dell'arte e della cultura sembra voler ragionare in maniera opposta alla mia. Ma è pur vero che tra la gente comune è evidente un certo sbandamento di fronte alle opere contemporanee, se non un vero e proprio rifiuto. In parte è l'interpretazione che abbiamo dato dell'incendio della Venere degli stracci a Napoli o di uno sputo ad un'opera di Lucio Fontana avvenuto anni fa a Roma. Questo sentimento particolarmente vivo nella gente comune è stato raccontato persino in un episodio del film Dove vai in vacanza? del 1978.

La sequenza in questione riguarda l'episodio intitolato Le vacanze intelligenti: con la doppia allusione, da un lato riguardo alla partenza in un periodo dell'anno in cui non c'è troppa calca, vi ricordate i mega ingorghi lungo le autostrade italiane per i ponti di ferragosto? Dall'altro allude al fatto che i due protagonisti Remo e Augusta Proietti interpretati da Alberto Sordi e Anna Longhi, decidono di fare una vacanza culturale presso la Biennale di Venezia. Qui la coppia si imbatte in strane opere d'arte senza riuscire a capirne il senso, seppur una voce di sottofondo ne spieghi il significato filosofico che sembra essere composto più che altro da parole vuote.


Nella seconda clip entrambi vanno ad assistere ad un concerto di "musica colta", senza riuscire a comprendere le pause di silenzio o tutte le strane manifestazioni che accompagnano l'ascolto. Il risultato è la solita commedia degli equivoci.

Seppur i due personaggi rappresentino due romani incolti, il senso di smarrimento è condivisibile da chiunque. Ed è in questo clima di incertezza che oggi si fonda il distacco dell'arte dai suoi veri fruitori.

Davide Mauro


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