Quando si spegne un artista, certamente la sua arte continua a vivere e resta come suo testamento, come traccia che negli anni ha lasciato al pubblico per raccontare la sua vita, le sue riflessioni, le sue inclinazioni. Se la vita terrena ha per tutti una fine, l’arte è eterna e può farsi portavoce del pensiero di un’epoca, di un contesto storico, politico e culturale anche dopo secoli. Affinché questo accada, è, però, necessario un processo di conservazione del patrimonio artistico lasciato da chi ha fatto dell’arte, nelle sue varie forme, la protagonista della sua esistenza. In tal senso, il processo di digitalizzazione può aiutare a diffondere e a rendere facilmente accessibili opere, documenti e testimonianze di inestimabile valore. Ciò è quanto è accaduto con i lavori del grande scrittore siciliano Andrea Camilleri, il cui archivio è adesso digitale.
Come riportato dal comunicato ufficiale del 7 ottobre 2024 della Direzione Generale Archivi del Ministero della Cultura:
In attesa di celebrare nel 2025 il centenario della nascita, l’Associazione Fondo Andrea Camilleri – grazie al lavoro della Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio – sta completando la digitalizzazione dell’archivio dello scrittore che da oggi diventa consultabile attraverso una piattaforma online organizzata in diverse sezioni. […] L’archivio e la biblioteca, curati personalmente da Andrea Camilleri conservano l’eredità culturale dell’autore e ricostruiscono il suo percorso umano e intellettuale che attraversa buona parte del Novecento. La condivisione, la fruibilità e l’accessibilità di tale patrimonio sono finalità perseguite dallo stesso Camilleri e intrinseche alla concezione del lavoro culturale e artistico come bene comune. […] L’archivio di Andrea Camilleri è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio nel giugno del 2021. Da allora, la Soprintendenza ha effettuato una serie di interventi di schedatura, riordinamento e inventariazione degli archivi grazie un finanziamento complessivo di 45mila euro da parte della Direzione Generale Archivi. Inoltre la DGA ha assegnato 4.500 euro all’archivio per la realizzazione del progetto “Andrea Camilleri e la Rai. Fonti per una storia di regie e produzioni” con Convenzioni di ricerca scientifica.
All’interno dell’archivio online è, infatti, possibile trovare documenti che riguardano le regie teatrali, radiofoniche e televisive realizzate nel periodo fra il 1953 e il 1993; le sceneggiature per la radio, la televisione e il cinema relative al periodo fra il 1960 e il 2000; opere e scritti vari composti fra il 1939 e il 2004, fra cui poesie, racconti, romanzi e scritti sul teatro; corrispondenze lavorative e personali degli anni 1942-2015 e un nutrito apparato fotografico di teatro, radio, televisione, eventi, incontri e famiglia scattate fra il 1930 e il 2019.
Quella di rendere aperta e accessibile a tutti la grande mole di materiali relativi alla vita e alla produzione artistica di Camilleri è un’iniziativa di nobili intenti che mira ad avvicinare sempre di più il pubblico di tutte le età, soprattutto quello più giovane, al mondo della cultura a portata di clic. Un’opportunità per riaffermare con forza il valore della memoria storica, artistica e culturale nel panorama della sempre più frenetica società contemporanea. È, inoltre, il miglior modo per celebrare, nell’anno che verrà, i 100 anni dalla nascita di una personalità dalla statura umana, culturale e professionale di altissimo livello.
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