26 gennaio 2025

Quando si afferma scientificamente che 2 + 2 = 5


In filosofia, nella religione, nell'etica o nella politica, poteva anche accadere che due più due facesse cinque, ma quando si trattava di progettare un fucile o un aeroplano, due più due doveva fare quattro.
1984, George Orwell

La narrazione ufficiale dei fatti tende, negli ultimi anni, a propinare opinioni e idee che cozzano palesemente con il riscontro oggettivo. Sui vari aspetti del quotidiano i media indirizzano le opinioni verso una direzione o un'ideologia, spesso indotta da personalità autorevoli, che finiscono con l'essere smentite dai fatti. Ma a perderci non sono solo i soggetti che ne hanno hanno sostenuto quelle posizioni, come i giornalisti, negli ultimi tempi anche certa scienza ne è uscita delegittimata.

Allo scoppio della guerra russo-ucraina la mobilitazione europea contro l'invasione russa giustificava l'invio delle armi e la riprovazione unanime verso ciò che accadeva. Ad ogni bombardamento si rimarcava l'atroce colpa dei russi che colpivano edifici, e a volte ospedali, ergendo la barricata ideologica della giusta difesa contro l'oppressore. Nel momento in cui è iniziata la guerra a Gaza la narrazione aggressore-aggredito cessa di valere trasformandosi in legittima azione di difesa che può contemplare il massacro di civili, il blocco degli aiuti umanitari e ogni forma di atrocità perpetrata dall'esercito israeliano. In politica internazionale questo atteggiamento normalmente viene definito come "doppio standard" tipicamente attuato dai paesi Occidentali.
In politica internazionale, l'agire degli stati può essere giustificato all'interno della propaganda di stato attraverso artifici retorici che rendono del tutto soggettive le valutazioni delle vicende. Nella retorica comune il paragone tra la guerra in Ucraina e quella a Gaza è poco calzante, perché a detta di chi difende tale narrazione le due cose sono diverse. Tuttavia esiste un ambito di oggettività che riguarda la scienza dove sono i risultati a smentire quanto affermato in precedenza. Sto parlando delle assurde affermazioni, scelte e imposizioni occorse durante la pandemia da Covid.

Lo spunto del ragionamento nasce da una vicenda sorta alcune settimane fa, quando il Governo Italiano ha approvato degli articoli di legge che eliminavano le sanzioni per chi non aveva rispettato l’obbligo vaccinale contro il Covid-19. Di fatto si tratta di una sanatoria, che come tutte le sanatorie hanno un valore negativo perché si trasformano in un incentivo all'illegalità. L'Accademia dei Lincei (massima istituzione scientifica italiana) in un comunicato afferma proprio questo principio diseducativo ma lo fa affermando palesemente il falso, quando a un certo punto si legge: 

L’Accademia ricorda l’indiscutibile efficacia clinica e la sicurezza dei vaccini sviluppati durante la pandemia Covid-19, in particolare del vaccino a mRNA in uso al momento dell’obbligo vaccinale.

Qui si dichiara che il vaccino era "efficace e sicuro" al momento dell'obbligo vaccinale, dato che si sta parlando del frangente in cui venne introdotto l'obbligo vaccinale. L'obbligo infatti venne introdotto l’1 febbrario 2022 per chi superava i 50 anni di età. Per chi avesse buona memoria, in quel periodo era già presente la variante omicron del Covid che aveva ridotto i sintomi a mera influenza. Ma non è questo il punto, quanto il fatto che in quel periodo era già evidente il fatto che la vaccinazione forniva una protezione di pochi mesi (da qui la necessità dei richiami) e non impediva né di contagiare, né di essere contagiati. L'efficacia dei vaccini Covid pertanto è discutibile! Ma non solo, è riscontro comune il fatto che diverse persone abbiano avuto degli effetti collaterali: perdita di funzionalità di arti, miocarditi, fuoco di Sant'Antonio ecc. Nonostante le statistiche ufficiali vengano celate è riscontro comune quello di conoscere (direttamente o indirettamente) almeno una persona che abbia avuto piccoli o grandi effetti collaterali. Ciò significa che la percentale di effetti avversi è più alta di quanto comunemente viene accettata per qualsiasi farmaco o vaccino. Sicché il massimo organo accademico d'Italia scrive un comunicato in cui afferma il falso, non perché sia io a affermarlo, ma perché è evidentemente un dato oggettivo. Eppure viene raccontato in una maniera del tutto diversa...

Quando l'ex Presidente del Consiglio Mario Draghi introdusse il Green Pass fece una affermazione priva di qualsiasi riscontro scientifico spacciandola per vera. Nella conferenza stampa del 22 luglio 2021 ha affermato: 

Il Green pass è una misura con i quali i cittadini possono continuare a svolgere attività con la garanzia di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose.

La misura del Green Pass prima di essere politica fu "scientifica", in quanto il governo aveva più volte dichiarato che le misure adottate provenivano da ciò che diceva la Scienza, ossia il Comitato Tecnico Scientifico che suggeriva le misure da adottare. Già da allora non c'era alcuna evidenza scientifca sul fatto che i vaccini impedissero il contagio e persino di ammalarsi. Alterando il principio scientifico secondo cui ogni affermazione va supportata da prove, nel corso della pandemia si seguivano le indicazioni dei vari organi ufficiali i quali prendevano decisioni prive di riscontri oggettivi. Tanto è vero che si è scoperto in corso d'opera che una dose non era sufficiente e a tutt'oggi continuano a uscire dichiarazioni secondo cui Pfizer non aveva fatto test per verificare la protezione da contagi. Per non parlare dell’assenza totale di test sulle donne in gravidanza o sulla somministrazione della dose di un vaccino e poi quella di un altro. Insomma un grande pasticcio trattato come un successo.

A riprova del fatto che la scienza sia stata usata per affermare il falso, ci sono le dichiarazioni degli ultimi giorni di Mark Zuckemberg che confermano che il ruolo dei fact-checker fosse quello di censurare la cosiddetta "disinformazione sul Covid", sicché anche un articolo come quello che leggete sarebbe caduto sotto le mani della censura.

La deriva del nostro tempo passa dalla manipolazione di settori della scienza, come quello farmaceutico, per cui anche i principi basilari vengono ignorati in virtù del principio che la "scienza non è democratica". Questa affermazione venne fatta da Piero Angela che intendeva contestare le tante persone non esperte mettere bocca sulle questioni scientifiche, ma è evidente anche il fatto che parecchi medici e scienziati sono stati radiati dall'Ordine perché contestavano proprio queste cose.
Ecco che in certi frangenti della storia è evidente sostenere che 2 + 2 = 5!

Davide Mauro

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