10 febbraio 2025

Emo contro Punk nel 2008: una surreale domenica a Città Del Messico


Facciamo un salto indietro nel passato, il 16 marzo del 2008 in Messico, più precisamente in Città Del Messico.
Passeggiando per Piazza Glorieta de los Insurgentes, quel giorno, i cittadini assistettero a uno scenario surreale: uno scontro controculturale tra orde urlanti, e muniti di cinture da utilizzare come armi, di Emo contro Punk. Una battaglia divenuta simbolo delle tensioni e dei contrasti giovanili che in quella domenica di marzo ha tenuto col fiato sospeso buona parte dell’opinione pubblica, all'interno della società urbana della capitale messicana, finita solo dopo l’intervento musicale del gruppo religioso dei seguaci di Hare Krishna.

Per capire come mai, i due schieramenti, sono arrivati a uno scontro a cui è dovuto intervenire un ingente numero di forze dell’ordine, e come mai il l’odio è arrivato a animare un pomeriggio a Città del Messico, bisogna conoscere, a grandi linee, chi sono questi ragazzi che nel 2008 popolarono le file delle subculture Emo e Punk nella capitale messicana.

Emo


Emersa tra gli anni ottanta e novanta, è una subcultura giovanile sviluppatasi soprattutto negli Stati Uniti, in particolare a Washington. Essa deriva direttamente dal genere musicale emo, da cui ha preso ispirazioni e caratteristiche, ma anche dallo stesso punk rock e da altri generi di musica alternativa.
Inizialmente, il termine emo è stato usato quasi esclusivamente per descrivere il genere musicale; tuttavia, durante gli anni Novanta, nel momento di maggior popolarità del genere, il termine iniziò ad essere utilizzato anche come descrizione del movimento culturale a esso correlato. L'origine della parola "emo" è molto confusa, anche se molto probabilmente non è altro che l'abbreviazione di emotional.

Punk


Punk è un termine inglese (che, come aggettivo, significa di scarsa qualità, da due soldi) nato per identificare una subcultura giovanile emersa in America nella East Coast, in particolare a New York e Detroit e nel Regno Unito a metà degli anni Settanta, e prende spunto dal genere musicale, a esso connesso, del Punk Rock. Genere la cui caratteristica principale era, un'essenza grezza e assai diretta, rispetto ad altri generi del Rock & Roll.
La storia del movimento è molto complessa, il punk ha influenzato numerose forme d'arte e aspetti culturali in genere, dalla musica alla letteratura, dalle arti visive alla moda.

Dall'idea di una manifestazione pacifica allo scontro

Come sono arrivate queste orde di punk con stivali pesanti ed emo con i loro tagli di capelli arruffati a scontrarsi quel fatidico 16 marzo? 
Tutto iniziò online quando, tra le continue proteste della comunità emo, che contestava le minacce e le aggressioni subite sui social, che vedevano come fautori proprio i punk, decisero di mobilitarsi per cambiare la situazione.
Tra le file degli emo, qualcuno dichiarò di aver ricevuto minacce di linciaggio via e-mail dalla controparte punk, che criticava alla subcultura emo di copiare il loro stile e di essere senza identità, oltre a non trasmettere alcun messaggio al di là delle emozioni.

Hare Krishna

Tutta questa tensione online, portò gli emo a organizzare una manifestazione pacifica, per la tolleranza tra subculture diverse. L’appuntamento era alle 15:00 nella famosa piazza Glorieta de los Insurgentes, e i Punk non invitati all’evento, decisero comunque di partecipare per rendere la vita difficile ai nemici emo.
Fu in quel momento, con l’arrivo dei punk, che la manifestazione si trasformò radicalmente, passando da una pacifica riunione di emo, a un vero e proprio scontro tra orde di ragazzi, che iniziarono a aggredirsi, prima verbalmente, trasformando poi quelle urla e quei cori innocui in azioni.
I primi colpi iniziarono con gli Emo che colpirono i Punk con le cinture a bulloni e lanciando delle bottigliette d’acqua, questi ultimi iniziarono a correre intorno ai loro avversari e la polizia, che era presente, iniziò a disperderli per raggrupparli e prevenire che la situazione uscisse fuori dal binario più del dovuto.
Nonostante l’ingente numero di forze dell’ordine, questo scontro durò un paio d'ore, poiché i giovani continuavano a urlare e a lanciarsi offese a vicenda, arrivò anche un gruppo di Darketos (membri della sottocultura Ghot) per aiutare i Punk, rendendo la situazione più instabile. Arrivarono anche i granatieri, così da raggiungere il numero di cento unità attive in piazza. I granatieri si concentrarono di mantenere a bada la comunità emo, mentre la polizia si prodigò per fare lo stesso con i punk e i darketos, il tutto da entrambe le parti con scarsissimi risultati. Gli schieramenti continuavano scaldarsi e lo scenario che si presentava davanti ai cittadini, che osservavano preoccupati, si prospettava disastroso.


Fu interessante notare, come a livello mediatico, la vicenda scosse l’opinione pubblica messicana. Da entrambi gli schieramenti, nel bel mezzo di un’offesa e una di minaccia rivolta agli avversari, i ragazzi rilasciarono interviste a giornalisti che impazienti, aspettavano il decorrere della battaglia, pronti a bordo campo per cogliere ogni minimo segnale rilevante da raccontare al pubblico.
Il pubblico stesso che si aspettava di tutto da quella giornata, non poté mai lontanamente sospettare cosa sarebbe successo in quella splendida piazza, gremita di ragazzi arrabbiati.
Un gruppo di Hare Krishna, ballando e cantando, arrivò sul posto. Invitò tutti a unirsi a loro, e nonostante nessuno partecipò alla loro iniziativa, con la loro voce riuscirono, nessuno si spiega come, a compiere il miracolo che cento forze dell’ordine, tra granatieri e forze di polizia ausiliaria, non erano stati capaci eseguire: far disperdere la folla. I ragazzi si allontanarono dalla piazza in silenzio e senza nessuna sorpresa.
Per fortuna, considerando la portata dell’evento, non è stato registrato nessun ferito grave, e i contatti tra i due schieramenti lasciarono solo la paura che qualcuno potesse farsi male sul serio. Questa storia dal sapore dolce amaro, per chi ha partecipato o assistito, adesso non rimane altro che un ricordo su cui sorridere su, ma la realtà è ben diversa.
Si, non si è scatenata un apocalisse e per fortuna nessuno si è fatto male, ma in altre città del paese, come Querétaro, Monterrey, Guadalajara e Puebla, quel sedici marzo è stato lo spunto per inasprire lo scontro e le aggressioni tra i due schieramenti, simbolo di come un pomeriggio folle a Città del Messico ha intensificato la dinamica negativa in altre aree del paese, dove sono state registrate risse con feriti.

Vincenzo Romano

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