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2 ottobre 2023

Teoria quantistica e relativistica delle interazioni fondamentali della natura

Le conoscenze attuali ci dicono che i principi e la forma matematica alla base della meccanica quantistica e della relatività generale di Einstein sono inconciliabili. La scienza, a partire dagli anni cinquanta, si trovò di fronte ad un bivio, ad un interrogativo a cui ancora oggi questa non sa rispondere in quanto non riesce a far coesistere queste due teorie perfettamente funzionanti. In questo articolo porterò all’attenzione dei lettori l’interessante corrispondenza tra l’intensità della forza nucleare forte e l’effetto Casimir, proponendo una teoria per la quale quest’ultimo sarebbe all’origine di tutte e quattro le interazioni fondamentali della natura. Illustrerò quindi le basi scientifiche e matematiche a supporto di una teoria quantistica e relativistica, fondata sull’effetto Casimir, relativa alla forza che si instaura tra due corpi neutri (interazione gravitazionale), o tra due corpi elettricamente carichi (interazione elettromagnetica negativa o positiva). Infine, vedremo che anche l’interazione nucleare debole può essere ricompresa in questo nuovo modello di unificazione delle forze fondamentali della natura.

21 settembre 2023

DMT: un viaggio attraverso la molecola dello spirito, tra realtà e mito

DMT, Molecola dello spirito, Freebase, Businessman’s trip, Dimitri, Fantasia Stradale… Sono molti e spesso assai creativi i nomi della Dimetiltriptamina (o per i feticisti della nomenclatura IUPAC 2, (1H-indol-3-il)-N,N-dimetiletanammina),  alcaloide endogeno ad azione psicotropa strutturalmente simile al neurotrasmettitore serotonina e all’ormone melatonina, che ha recentemente catturato l’interesse della comunità scientifica per le sue potenziali implicazioni nel trattamento dei disturbi psichiatrici e delle malattie neurodegenerative. 

2 gennaio 2023

Genio e follia: un connubio plausibile secondo la scienza

Il controverso rapporto tra disturbi psichici e creatività

È consuetudine del nostro tempo, e della cultura occidentale in generale, associare la genialità alla follia, o ad una più generica capacità di pensare fuori dagli schemi, di cogliere quanto sfugge all’occhio comune e tradurlo in arte ed intuizione. Secondo la psicanalista statunitense Nancy McWilliams il prototipo del genio creativo è quasi sempre affetto da tratti della personalità di carattere schizoide, tratti che si manifestano con una serie di sintomi riconoscibili sin dall’infanzia, quali ad esempio la tendenza all’isolamento, la difficoltà nell’adattamento al contesto sociale, la spiccata sensibilità e la predisposizione ad un frequente ritiro nel mondo dell’immaginazione. Secondo l’analista, docente presso la Rutgers University, sono proprio questi tratti schizoidi ad alimentare la genialità creativa, nella misura in cui consentono al soggetto in questione di emanciparsi dalle convenzioni sociali ed esprimere la propria innovativa, spesso rivoluzionaria, prospettiva sulla realtà. L’unicità che alberga in una personalità non perfettamente allineata alle norme e convenzioni sociali sarebbe dunque la cifra di quell’originalità creativa che definisce la genialità.

26 gennaio 2021

"Alcune riflessioni sulla sincronicità" di Marie-Louise von Franz

sincronicità

In questa pagina riportiamo la nostra traduzione dal francese di un articolo (inedito in Italia) di Marie-Louise von Franz contenuto nel libro a più mani La synchronicité, l’âme et la science. L’argomento, come è noto, è stato affrontato da Carl Gustav Jung per essere poi ulteriormente sviscerato dalla sua allieva. La von Franz infatti utilizzando le nuove scoperte della scienza nei campi della meccanica quantistica e persino della tradizione orientale dei I Ching passando persino dalle teorie della matematica, sembra voler dare una sponda scientifica ad un argomento altrimenti relegato a mere credenze o ipotesi astratte. L’autrice formulando abili parallelismi, avvicina l’interpretazione junghiana dell’Unus Mundus unendo psiche e materia nella cosiddetta “indivisibilità del Tutto” nel mondo particellare. Nella microfisica infatti gli eventi esistono in correlazione ad altri rendendo necessaria una visione d’insieme espressa in teorie come la Teoria della matrice S o le interpretazioni di David Bohm. Ne emerge così un quadro di plausibilità in cui i fenomeni di sincronicità sembrano evidenziare un’interpretazione attuale fisico-matematica non più adeguata, rendendo necessaria in un prossimo futuro, una scienza e probabilmente una coscienza umana su basi filosofiche totalmente diverse da oggi.

1 maggio 2020

Il dogmatismo dei virologi, della scienza e dei media

Roberto Burioni Ilaria Capua Giulio Tarro Luc Montagner
Da quando è scoppiata la pandemia di COVID-19 la comunità scientifica si è giustamente mossa in soccorso della medicina e dei governi diffondendo informazioni preziose alla popolazione. Sin da subito le autorità si sono prodigate nel fornire rassicurazioni e ammonimenti, favorendo un’opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica in merito al contagio. Ovviamente l’esiguità temporale con cui si conosce il SARS-CoV2 non consente di dare risposte certe. I dubbi si rincorrono in attesa di conferme da laboratorio, mentre la scienza corregge il tiro giorno per giorno grazie al susseguirsi di esperienze e studi. In questa genuina volontà di saperne di più, e nel contempo di salvare vite umane, emerge tuttavia un approccio che potremmo definire “dogmatico” in merito all’interpretazione dei dati da parte dei virologi, della scienza e dei media.

9 aprile 2020

Microbiologia del Coronavirus: i meccanismi dell’infezione e la risposta immunitaria

SARS-CoV-2

Lavarsi di frequente le mani, mantenere la distanza di almeno un metro, limitare gli spostamenti… Sono le regole e i consigli a cui ci siamo ormai abituati, così come è divenuto familiare il nome Coronavirus o il suo nome scientifico SARS-CoV-2, e poi c’è la malattia che è denominata COVID19 (acronimo dall’inglese COronaVIrus Disease 19). Queste nozioni generali sono state acquisite un po’ da tutti, a cui si aggiungono le attenzioni riguardo alle sintomatologie che accompagnano l’insorgenza della malattia. Ciò che è più complesso da comprendere è come il virus tecnicamente agisca nel nostro corpo e come il nostro sistema immunitario provi a contrastarlo. Questo articolo prova a spiegare nel dettaglio i complessi meccanismi microbiologici che avvengono nel corpo umano infetto.


20 maggio 2019

Planck e l’origine (inconsapevole) della meccanica quantistica

max planck
Max Planck
Con questo primo articolo apriamo un ciclo dedicato alla storia della meccanica quantistica, con l’intento di provare a rendere accessibile un argomento ostico ma particolarmente affascinante per le fondamentali ricadute scientifiche e filosofiche sull’epoca contemporanea.
La meccanica quantistica, con tutti i suoi paradossi e le esperienze controintuitive, prese l’avvio da una fisica che oggi viene chiamata classica, ma che spiegava perfettamente il funzionamento del mondo macroscopico. Non appena i confini della conoscenza si schiusero ad aspetti nuovi emersero i primi dubbi sull’interpretazione della realtà e che apriranno poi la strada alla nuova rivoluzione della microfisica.

29 aprile 2018

Se il vuoto non è “vuoto” ovvero l’energia dal nulla e l’espansione dell’Universo

Profondo cielo, telescopio Hubble

L’affermazione secondo cui il vuoto non è “vuoto” potrebbe suonare come un semplice bisticcio di parole, ma da un punto di vista scientifico la frase assume una notevole importanza a causa delle implicazioni fisiche e cosmologiche associate; stiamo parlando dell’Energia del vuoto, quell’energia che possiamo spiegare ricorrendo soltanto alle leggi della meccanica quantistica. Ma andiamo con ordine… 

27 novembre 2017

Tra arte e astronomia: le stelle di Van Gogh

Notte stellata sul Rodano van gogh

«...guardare le stelle mi fa sempre sognare, così come lo fanno i puntini neri che rappresentano le città e i villaggi su una cartina. Perché, mi chiedo, i puntini luminosi del cielo non possono essere accessibili come quelli sulla cartina della Francia?» con queste parole Vincent Van Gogh si rivolgeva al fratello Theo in una delle lettere; i “puntini luminosi” che il pittore vorrebbe ancor più accessibili, sono il trait d’union tra il passato e il presente, tra i desideri di un artista e un’affascinante ricerca scientifica…

10 aprile 2014

Le forme della natura nella teoria dei Campi morfici


Campi morfici

Qualsiasi essere, una pianta, un animale o un uomo è composto da cellule; le cellule come sappiamo tendono a riprodursi e a cooperare come piccole comunità viventi. Ciò che codifica le azioni e la produzione di sostanze atte alla vita e al metabolismo è scritto nel DNA cellulare. Il DNA, come sappiamo, possiede il patrimonio genetico degli esseri viventi e “comanda” le azioni di ciò che sarà la futura creatura e le sue caratteristiche. Ma le conoscenze sulla struttura a doppia elica sembrano dimostrare che i geni danno indicazioni su molte cose ma non danno alcuna istruzione circa la forma che l'essere dovrà assumere. Questa programmazione riguarderebbe anche i comportamenti, l'istinto o il carattere umano che secondo certe teorie sarebbero insiti in noi dalla nascita, tuttavia secondo le ricerche dello scienziato inglese Rupert Sheldrake questa visione è oramai superata. Egli infatti ha formulato una rigorosa teoria alternativa, detta dei Campi morfogenetici, che sembra essere molto aderente alla realtà.

5 gennaio 2014

I Campi Morfici e l'Ordine Implicato

Bohm Sheldrake
 David Bohm
Rupert Sheldrake


David Bohm è stato un eminente fisico quantistico. Da giovane lavorò a stretto contatto con Albert Einstein alla Princeton University. Con Yakir Ahranov scopri "l'effetto Aharonov-Bohm" (fenomeno della meccanica quantistica in cui una particella carica è influenzata da campi elettromagnetici in regioni in cui tali campi risultano nulli). Ma il suo lavoro più importante è senza dubbio la teoria dell'Universo olografico secondo cui esisterebbe un Ordine Esplicato (la realtà come la conosciamo, ma del tutto illusoria) e un Ordine Implicato (la vera natura olistica dell'Universo).
Rupert Sheldrake è un biologo britannico, noto per la discussa teoria della "causalità formativa" che implica un universo non meccanicistico, governato cioè da leggi soggette a cambiamenti. All'interno della teoria egli approfondisce l'ipotesi dei campi morfogenetici che guiderebbero la forma degli esseri viventi e delle cose.
Il seguente dialogo è un confronto tra la teoria olografica di Bohm e quella dei Campi Morfici di Sheldrake. Entrambe le teorie, pur spiegando aspetti diversi della realtà, sembrano tuttavia convergere in una stessa visione paradigmatica. Il testo fu originariamente pubblicato nel ReVision Journal, e le note editoriali sono di Renée Weber, editore dello stesso. Qui viene riproposto dallo scrivente il testo tradotto dall'inglese.

4 novembre 2013

Una tesi eretica: il riscaldamento globale non riguarda solo la Terra

sole

Da parecchi anni ormai il legame tra riscaldamento globale e inquinamento atmosferico sembra andare avanti escludendo di fatto altre possibili spiegazioni. È indubbio che il contributo dell'uomo nella produzione di anidride carbonica nell'aria sia un fatto oggettivo, ma è anche vero che se si esclude in maniera sbrigativa anche l'effetto (ancora poco chiaro) dell'energia irradiata dal Sole si commette un grave errore di valutazione.

L'argomento di questo articolo riguarda proprio queste discrepanze, focalizzandosi soprattutto su un aspetto del global warming poco conosciuto. Il riscaldamento globale infatti non riguarda solo la Terra, ma l'intero Sistema Solare. Ciò determina quantomeno la messa in discussione delle (presunte) certezze scientifiche con cui si è costruito il catastrofismo ecologista di questi anni...


26 marzo 2013

La luce della vita: i biofotoni

Albert Popp
Albert Popp
C'è una caratteristica che distingue gli esseri viventi dagli oggetti inanimati, la presenza di un'emissione luminosa. Questa emissione, nota più che altro negli ambiti strettamente scientifici, potrebbe cambiare radicalmente l'approccio alla cura delle malattie e all'interpretazione dei "meccanismi" biologici; stiamo parlando dei biofotoni, una scoperta che a distanza di anni quasi nessuno (stranamente) conosce...

4 settembre 2012

Dall'effetto DNA fantasma ai campi morfici, le ultime incredibili ipotesi della scienza

DNA
Sin dal 1953, anno della scoperta del DNA, è iniziata una corsa alla scoperta del funzionamento della molecola a doppia elica. Dal 1990 sino al 2000, attraverso il Progetto Genoma, sono stati identificati tutti i geni umani aprendo anche la strada ai primi test di clonazione e manipolazione genetica. Queste ricerche hanno permesso un grande balzo in avanti nella comprensione dei processi di trasmissione biologica, ma nuove ricerche sembrano ampliare ulteriormente le sue funzioni spalancando prospettive inedite sulle potenzialità umane.

27 aprile 2011

Menti entangled ovvero la fisica dei fenomeni psichici

entanglement
L'entanglement tra particelle
L’universo microscopico, quello delle particelle e degli atomi, mostra comportamenti che sfuggono alla comprensione logica; da quando è nata la meccanica quantistica la visione del mondo in ambito scientifico e filosofico sembra essere totalmente mutata, facendo emergere una nuova consapevolezza su come apparentemente “funziona” l’Universo. Questi fenomeni quantistici nella loro assurdità sembrano volerci suggerire l’esistenza di una fisica “altra”, necessaria per spiegare ciò che oggi sembra inspiegabile (e che oggi viene classificato come “paranormale”) ma che probabilmente si avvicina a un assunto vecchio di millenni: la mente e la materia si influenzano vicendevolmente.


8 dicembre 2010

Dal Brahman alla Teoria delle Stringhe: la via orientale della fisica

tracce particelle


[Nella fisica moderna], il mondo è stato ora diviso non in diversi gruppi di oggetti ma in diversi gruppi di connessioni… Ciò che può essere distinto è il tipo di connessione che è di primaria importanza in un certo fenomeno… Il mondo così appare come un complicato tessuto di eventi, in cui diverse specie di connessioni si alternano, si sovrappongono e si combinano, determinando la struttura del tutto.Werner Heisenberg 

Le moderne interpretazioni della realtà dimostrano quanto le leggi della fisica siano divenute talmente complesse da sfuggire ormai alla nostra capacità di comprensione. Si prenda ad esempio il concetto di Universo introdotto dalla Teoria della Relatività dove oltre alle tre dimensioni spaziali se ne considera anche una quarta, il tempo: un’ulteriore dimensione lontana dalla nostra percezione ma fisicamente necessaria per la descrizione della realtà. Oppure si consideri il mondo subatomico dove le regole della fisica classica (per noi ancora intuibili) cessano di essere applicate per lasciare posto ai comportamenti apparentemente illogici delle particelle. Eppure nella meccanica quantistica sembra risiedere la vera essenza di tutto ciò che vediamo: un mondo in continuo movimento, sospinto da legami tra forze fondamentali e da leggi associabili ad intuizioni filosofico-religiose vecchie più di 2000 anni.


8 giugno 2010

Raggi X dal profondo cielo

Il Sole a raggi X
Il Sole a raggi X

Uno degli ambiti astronomici meno conosciuti eppure fondamentale per lo studio del cosmo è l’astronomia a raggi X, chiamata così perché opera nella banda dello spettro elettromagnetico compresa tra i 10 e i 0,01 nanometri: quella dei raggi X appunto. Questo settore ha conosciuto il meritato risalto grazie a due astronomi italiani noti come il “nonno e il padre dell’astronomia a raggi X”: stiamo parlando di Bruno Rossi e Riccardo Giacconi, loro è il merito di aver avviato questo fondamentale settore di ricerca che tutt’oggi mostra grandi sorprese. 

Le emissioni di raggi X dallo spazio permettono di interpretare il comportamento della materia in certe condizioni, ottenendo così informazioni indirette sugli oggetti. Rilevando questa radiazione è possibile osservare il comportamento di molti oggetti “esotici” dello spazio come: pulsar, stelle di neutroni, buchi neri, lampi gamma, galassie attive, ma anche indagare l’origine dell’universo attraverso la radiazione X di fondo.


7 febbraio 2010

L’uomo che ha inventato il ventesimo secolo


banconota tesla 
Lasciamo che il futuro dica la Verità, e giudichiamo ciascuno secondo la propria opera e gli obiettivi.
  Il presente è loro; il futuro, per il quale ho realmente lavorato, è mio.

  Nikola Tesla

Nel 1884 un uomo di bell’aspetto si presentò nell’ufficio di Thomas Edison, e sperando d’essere assunto alle sue dipendenze gli consegnò una lettera credenziale dove v’era scritto: «…conosco due grandi uomini, uno siete voi, l'altro è questo giovane...» Dopo un breve colloquio fu così assunto nella Edison Machine Works svolgendo i lavori più umili. Ma quando aveva un po’ di tempo libero il giovane Nikola Tesla tornava nell’ufficio del suo datore di lavoro per parlare ancora una volta del suo progetto di energia elettrica alternata, un’idea che il testardo Edison non voleva proprio accettare. Ma viste le indubbie capacità Tesla ebbe il compito di riprogettare i generatori ad energia elettrica continua con la promessa di un premio di 50.000 dollari (l’intero valore capitale dell’azienda di Edison!). Tesla vi lavorò per un anno intero e dopo aver ottenuto un redditizio brevetto per l’azienda di Edison, chiese di riscuotere il premio pattuito, ottenendo un netto rifiuto: «…lei non capisce il senso dell'umorismo americano!» si sentì dire. Da quel momento i rapporti tra i due genî dell’elettricità si guastarono definitivamente…