Visualizzazione post con etichetta astronomia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta astronomia. Mostra tutti i post

29 aprile 2018

Se il vuoto non è “vuoto” ovvero l’energia dal nulla e l’espansione dell’Universo

Profondo cielo, telescopio Hubble

L’affermazione secondo cui il vuoto non è “vuoto” potrebbe suonare come un semplice bisticcio di parole, ma da un punto di vista scientifico la frase assume una notevole importanza a causa delle implicazioni fisiche e cosmologiche associate; stiamo parlando dell’Energia del vuoto, quell’energia che possiamo spiegare ricorrendo soltanto alle leggi della meccanica quantistica. Ma andiamo con ordine… 

27 novembre 2017

Tra arte e astronomia: le stelle di Van Gogh

Notte stellata sul Rodano van gogh

«...guardare le stelle mi fa sempre sognare, così come lo fanno i puntini neri che rappresentano le città e i villaggi su una cartina. Perché, mi chiedo, i puntini luminosi del cielo non possono essere accessibili come quelli sulla cartina della Francia?» con queste parole Vincent Van Gogh si rivolgeva al fratello Theo in una delle lettere; i “puntini luminosi” che il pittore vorrebbe ancor più accessibili, sono il trait d’union tra il passato e il presente, tra i desideri di un artista e un’affascinante ricerca scientifica…

4 novembre 2013

Una tesi eretica: il riscaldamento globale non riguarda solo la Terra

sole

Da parecchi anni ormai il legame tra riscaldamento globale e inquinamento atmosferico sembra andare avanti escludendo di fatto altre possibili spiegazioni. È indubbio che il contributo dell'uomo nella produzione di anidride carbonica nell'aria sia un fatto oggettivo, ma è anche vero che se si esclude in maniera sbrigativa anche l'effetto (ancora poco chiaro) dell'energia irradiata dal Sole si commette un grave errore di valutazione.

L'argomento di questo articolo riguarda proprio queste discrepanze, focalizzandosi soprattutto su un aspetto del global warming poco conosciuto. Il riscaldamento globale infatti non riguarda solo la Terra, ma l'intero Sistema Solare. Ciò determina quantomeno la messa in discussione delle (presunte) certezze scientifiche con cui si è costruito il catastrofismo ecologista di questi anni...


8 dicembre 2010

Dal Brahman alla Teoria delle Stringhe: la via orientale della fisica

tracce particelle


[Nella fisica moderna], il mondo è stato ora diviso non in diversi gruppi di oggetti ma in diversi gruppi di connessioni… Ciò che può essere distinto è il tipo di connessione che è di primaria importanza in un certo fenomeno… Il mondo così appare come un complicato tessuto di eventi, in cui diverse specie di connessioni si alternano, si sovrappongono e si combinano, determinando la struttura del tutto.Werner Heisenberg 

Le moderne interpretazioni della realtà dimostrano quanto le leggi della fisica siano divenute talmente complesse da sfuggire ormai alla nostra capacità di comprensione. Si prenda ad esempio il concetto di Universo introdotto dalla Teoria della Relatività dove oltre alle tre dimensioni spaziali se ne considera anche una quarta, il tempo: un’ulteriore dimensione lontana dalla nostra percezione ma fisicamente necessaria per la descrizione della realtà. Oppure si consideri il mondo subatomico dove le regole della fisica classica (per noi ancora intuibili) cessano di essere applicate per lasciare posto ai comportamenti apparentemente illogici delle particelle. Eppure nella meccanica quantistica sembra risiedere la vera essenza di tutto ciò che vediamo: un mondo in continuo movimento, sospinto da legami tra forze fondamentali e da leggi associabili ad intuizioni filosofico-religiose vecchie più di 2000 anni.


8 giugno 2010

Raggi X dal profondo cielo

Il Sole a raggi X
Il Sole a raggi X

Uno degli ambiti astronomici meno conosciuti eppure fondamentale per lo studio del cosmo è l’astronomia a raggi X, chiamata così perché opera nella banda dello spettro elettromagnetico compresa tra i 10 e i 0,01 nanometri: quella dei raggi X appunto. Questo settore ha conosciuto il meritato risalto grazie a due astronomi italiani noti come il “nonno e il padre dell’astronomia a raggi X”: stiamo parlando di Bruno Rossi e Riccardo Giacconi, loro è il merito di aver avviato questo fondamentale settore di ricerca che tutt’oggi mostra grandi sorprese. 

Le emissioni di raggi X dallo spazio permettono di interpretare il comportamento della materia in certe condizioni, ottenendo così informazioni indirette sugli oggetti. Rilevando questa radiazione è possibile osservare il comportamento di molti oggetti “esotici” dello spazio come: pulsar, stelle di neutroni, buchi neri, lampi gamma, galassie attive, ma anche indagare l’origine dell’universo attraverso la radiazione X di fondo.