Nel corso della storia, arte e scienza sono sempre stati considerati mondi separati, a volte addirittura opposti. L’arte si fonda sull’intuizione, l’estetica e l’emozione, mentre la scienza si basa sulla razionalità, sull’osservazione oggettiva e sul metodo empirico. Tuttavia, questa dicotomia è relativamente recente: basti pensare a figure come
Leonardo da Vinci, che univano genialità artistica e spirito scientifico, per comprendere come l’incontro tra queste due discipline sia non solo possibile, ma anche fecondo.
Oggi, in un’epoca caratterizzata da sfide globali e da tecnologie sempre più sofisticate, il dialogo tra arte e scienza diventa urgente e necessario. In questo contesto nasce l’ArtScience (o SciArt), un ambito interdisciplinare in cui artisti e scienziati collaborano per generare nuove forme di conoscenza e aprire immaginari alternativi sul mondo. Non si tratta soltanto di abbellire concetti scientifici o visualizzare dati: l’ArtScience costruisce veri e propri processi creativi condivisi, dove la sensibilità artistica pone nuove domande e la ricerca scientifica ispira nuovi linguaggi.
Abbiamo incontrato Anna Lora, giovane performer e studentessa di ArtScience in Olanda, per approfondire questa disciplina e scoprire cosa significhi oggi costruire un percorso che attraversa arte, scienza e tecnologia